Majella e Morrone
La Majella è il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini dopo il Gran Sasso. E' situato nell'Appennino centrale abruzzese nelle province di Chieti, Pescara e L'Aquila al centro dell'omonimo Parco nazionale della Majella che include anche la montagna del Morrone. La cima più alta è il Monte Amaro con i suoi 2793 m s.l.m. Distante meno di 40 km dal Mare Adriatico, il gruppo montuoso della Majella è delimitato a nord dalla valle del fiume Pescara, a sud da quella del fiume Sangro, a ovest dalla piana di Sulmona e a est dalle colline teatine.
Gruppo montuoso di natura calcarea, la Majella è caratterizzata da immensi altipiani carsici che contribuiscono a conferirle una forma apparentemente rotondeggiante. I suoi versanti orientale e nord-occidentale, tuttavia, sono incisi da una serie di lunghissimi e aspri valloni, nonché da canyon e gole rocciose, custodi di autentici tesori nascosti; valloni selvaggi e spettacolari, come quello dell'Orfento e di Santo Spirito a occidente, oppure come quelli di Taranta, di Selvaromana, delle Tre Grotte e della val Serviera ad oriente, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti. Immensi boschi di faggi, grotte, anfratti, fenditure, eremi e caratteristici paesini aggrappati alla montagna sono gli altri aspetti che caratterizzano questa straordinaria montagna, considerata sacra fin dall'antichità e da millenni luogo di culto e di rifugio per eremiti, briganti e pastori.
Gruppo montuoso di natura calcarea, la Majella è caratterizzata da immensi altipiani carsici che contribuiscono a conferirle una forma apparentemente rotondeggiante. I suoi versanti orientale e nord-occidentale, tuttavia, sono incisi da una serie di lunghissimi e aspri valloni, nonché da canyon e gole rocciose, custodi di autentici tesori nascosti; valloni selvaggi e spettacolari, come quello dell'Orfento e di Santo Spirito a occidente, oppure come quelli di Taranta, di Selvaromana, delle Tre Grotte e della val Serviera ad oriente, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti. Immensi boschi di faggi, grotte, anfratti, fenditure, eremi e caratteristici paesini aggrappati alla montagna sono gli altri aspetti che caratterizzano questa straordinaria montagna, considerata sacra fin dall'antichità e da millenni luogo di culto e di rifugio per eremiti, briganti e pastori.
Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.