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TUTTO IL FASCINO DELLA MAJELLA IN MTB

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TRAVERSATA BASSA DEL MONTE MORRONE

Presentazione itinerario
L’itinerario si sviluppa interamente nella Valle di Caramanico, che separa la catena montuosa della Majella da quella del Monte Morrone, al cospetto di alcuni dei luoghi di maggior fascino e di maggiore rilevanza naturalistica del Parco Nazionale della Majella.
Facile da un punto di vista tecnico e molto scorrevole nei tratti sterrati, la traversata bassa del Monte Morrone è senza dubbio un’escursione molto piacevole e divertente, anche se non da sottovalutare nell’impegno complessivamente richiesto visto che si sfiorano i 1.000 m di dislivello positivi. I panorami ravvicinati sulle vette più alte della Majella e sui ripidi valloni, dette “rave”, del Monte Amaro e del monte Morrone, nonché il passaggio nel bellissimo borgo di Roccacaramanico fanno da valore aggiunto a questo straordinario itinerario.
Percorso proposto
San Tommaso (Fraz. di Caramanico Terme) - Salle - Roccacaramanico - Sant'Eufemia - Caramanico T. - San Tommaso
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita casello autostradale di Scafa. Si prosegue in direzione San Valentino - Caramanico Terme. Circa 4 km prima di Caramanico si svolta a destra al bivio per Salle e, dopo 1,5 km, si arriva nei pressi della chiesa di S. Tommaso nell'omonima contrada (560 m). E’ possibile parcheggiare in una comoda area di sosta dinnanzi ai ruderi prospicienti la bella chiesa di S. Tommaso, risalente al XII secolo. 
Punto di partenza
San Tommaso, 560 m s.l.m. (Fraz. di Caramanico Terme)
Tempo di percorrenza
2h30’ – 3h00’ (escluse le soste) 
Difficoltà
TC/TC 
Dislivello
915 m circa 
Lunghezza
38,5 km 
Percentuale di sterrato
40 % 
Percentuale di ciclabilità
100 % 
Periodo consigliato
Da maggio a novembre
Descrizione
Si inizia a pedalare sulla strada principale in direzione Salle. Dopo circa 2,5 km di discesa si attraversa lo spettacolare ponte sull'Orta, che con i suoi 105 m di altezza è il terzo ponte più alto d'Italia ma che rappresenta il punto più basso del nostro itinerario a quota 400 m s.l.m. Purtroppo delle brutte e antiestetiche reti di protezione recentemente installate non permettono di ammirare il bel panorama che si godrebbe dal ponte. In particolare, a sinistra, spettacolare sarebbe la vista panoramica sul sottostante canyon della Valle del fiume Orta, molto nota ai canoisti di tutta Italia, e, a destra, di grande effetto sarebbe il colpo d’occhio sull’antico borgo di Musellaro collocato a precipizio sulle ripide balze rocciose della valle.
Oltrepassato il ponte inizia una lunga salita di 12,5 km che, dopo 800 m di dislivello, ci condurrà alle pendici del Monte Morrone.
I primi 2 km ci conducono a Salle (450 m slm), piccolo paese di circa 300 abitanti (sallesi) in provincia di Pescara, in prossimità di un bivio con grosso fontanile (4,5 km dalla partenza).
Si prosegue alla sinistra del fontanile, sempre in salita, per una stradina asfaltata che in 1,5 km conduce al Castello fortificato di Salle (560 m slm). Il castello, sorto prima dell'anno mille e costruito interamente in pietra della Majella, ebbe una funzione difensiva nell'epoca feudale abruzzese. L'odierno proprietario, il barone Mario Di Genova, lo ha trasformato in un museo, nelle cui sale è possibile ammirare antiche armi, livree, armature e mobili di notevole interesse storico ed artistico.
Con un altro tratto di ripida salita si arriva alle rovine di Salle Vecchio, duramente colpito dal terremoto del 1915 e completamente abbandonato, le sue case diroccate sono ormai utilizzate solo dai pastori e dai loro fidati cani che di solito lasciano passare tranquillamente i ciclisti.
Subito dopo Salle Vecchio, in corrispondenza di un tornante a destra, termina l'asfalto e inizia un tratto di ampia e bella strada sterrata (risistemata qualche anno fa ma purtroppo di nuovo rovinata in alcuni punti dall’alluvione di dicembre 2013) che gradualmente e con pendenza mai eccessiva sale tra verdissimi prati adibiti a pascolo.
Poco dopo aver superato una grossa stalla si giunge nei pressi di un'altra fontana, anch’essa di recente ristrutturazione, dove è possibile fermarsi per una sosta e per riempire le borracce.
Si riprende a pedalare e, dopo aver oltrepassato un altro fontanile simile al precedente e una stradina erbosa proveniente da destra (che conduce ad una grossa stalla), al fondo sterrato si sostituisce un tratto di comoda strada asfaltata.
In corrispondenza di un tornante a destra si oltrepassa un grosso e antiestetico ripetitore e al km 12 si lascia la sterrata principale e si imbocca a sinistra una stradina dal fondo erboso. Ci troviamo in località Barbusciana di fronte alla Rava Cupa (a destra) e alla Rava della Breccia (a sinistra), due grossi e ripidi valloni che scendono dalla località Iaccio Grande del Monte Morrone.
Inizia qui il tratto più faticoso dell’itinerario. Circa 2,5 km dalla pendenza impegnativa e dal fondo irregolare che si presenta prevalentemente erboso ma con qualche sasso sparso. L’aderenza della ruota posteriore è comunque buona e si riesce a salire bene.
Al km 15,50 si raggiunge il punto più alto dell’itinerario. Da questo punto il percorso prosegue a mezzacosta per circa 1,00 km con una serie di saliscendi sul versante di Caramanico del Monte Morrone, a un'altezza costante intorno ai 1.200 metri e con bella visuale delle valli dell'Orta e dell'Orfento e dei soprastanti monti della Maiella fino al Monte Amaro.
In questo tratto il percorso si sviluppa al cospetto di ripidi valloni, chiamati “rave”, che caratterizzano tutto il versante est del Monte Morrone e che costituiscono ambiti itinerari di alpinismo invernale con piccozza e ramponi nonché di scialpinismo. Le due rave più famose sono quelle di Rava Grande e di Rava Macaragna. Le rave, nel periodo invernale, sono degli autentici colatoi di valanghe di grosse dimensioni, pertanto il passaggio al di sotto di esse è facilmente individuabile dalla presenza di rami spezzati, pietre e massi di grandi dimensioni trasportati a valle dalle valanghe stesse.
Oltrepassata una pineta si esce per un breve tratto allo scoperto dopodiché, rientrati nuovamente nel bosco, si comincia una bella e divertente discesa su bel fondo che in circa 4,00 km ci condurrà a Roccacaramanico (km 20,50 dalla partenza).
Roccacaramanico è un bellissimo e minuscolo borgo posto in posizione strategica alle pendici del Morrone e al cospetto del Monte Pescofalcone e del Monte Amaro con le loro ripidissime Rave del Ferro e della Vespa, che dalla piazzetta principale del piccolo borgo sono visibili in tutta la loro imponenza. Rimasto completamente abbandonato dall'epoca delle emigrazioni, il borgo di Roccacaramanico è da qualche anno resuscitato grazie all’impegno del comune, di alcuni (pochissimi) residenti e dei proprietari di seconde case che stanno pazientemente ristrutturando e dando un nuovo volto a questo stupendo angolo d’Abruzzo, ritornato ad essere meta di turismo estivo.
Dopo una doverosa visita al paesello si può ripartire per la via del ritorno. Una lunghissima e divertente discesa tutta su asfalto attraverso la tortuosa SS479 ci condurrà in poco più di 12 km a Caramanico Terme (32,50 km dalla partenza), stazione di cura e soggiorno, sede delle famose Terme e delle altrettanto rinomate sorgenti di acqua sulfurea (sorgente di Santa Croce) e di acqua diuretica (sorgente del "Pisciarello").
Da Caramanico Terme si continua sulla strada statale in direzione Pescara fino al grande Ponte di Caramanico (ottimo belvedere sulla Valle dell’Orfento), dove termina la lunghissima discesa ed inizia un tratto di 3,5 km di salita che ci ricondurrà al bivio per Salle.
Dal bivio un’ultima discesa di 1,5 km ci riporta al punto di partenza (38,5 km in totale).   

Traccia GPS
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File Type: zip
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA


Mappa Google Earth e Altimetria dell'itinerario

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. della Majella

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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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