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CAVALCANDO PAESAGGI LUNARI E PRATI VERDISSIMI

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Anello alto della Valle del Sagittario



Presentazione dell'itinerario
Itinerario in gran parte poco conosciuto nonostante la sua spettacolare panoramicità, che si snoda prevalentemente attraverso l’ampia dorsale montuosa che collega il valico dell’Olmo di Bobbi a Villalago con panorami a 360° sui principali monti d’Abruzzo.
Il Gran Sasso, il Morrone, la Majella, il Sirente, il Velino, la Piana del Fucino, la Valle Peligna e i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo fanno da spettacolare quinta naturale a paesaggi lunari e prati verdissimi ed allietano la pedalata che in alcuni tratti è resa molto faticosa dalle rilevanti pendenze che si è chiamati a superare. 
Partendo da Casale e dopo aver attraversato il piccolo borgo di Cocullo l’itinerario si porta sulla larga cresta della montagna e la attraversa completamente  aggirando con continui saliscendi prima il Monte Lingotti 1.649 m, poi il più importante Monte Mezzana 1.791 m ed infine Monte Miglio 1.711 m. Un’ultima lunghissima discesa di circa 10 km conclude la traversata dentro l'abitato di Villalago (930 m. ). 
Per il rientro al punto di partenza, dopo una doverosa visita al Lago di Scanno, si effettua per la tortuosa SR83 che percorre la pittoresca Valle del Sagittario con bellissimi scorci panoramici sul Lago di San Domenico, il borgo di Castrovalva e quello di Anversa degli Abruzzi. Sicuramente uno degli angoli più belli d’Abruzzo.

Percorso proposto
Casale - Cocullo - Valico dell'Olmo di Bobbi - Olmo di Bobbi - M. Lingotti - M. Mezzana - M. Miglio - Cona di San Domenico - Villalago - Lago di Scanno - Eremo di S. Domenico - Casale

Accesso stradale
Autostrada A24-25 Roma-Pescara, uscita casello autostradale di Cocullo, proseguire per Anversa degli Abruzzi e raggiungere Casale (piccola frazione di Cocullo) dove si parcheggia. 

Punto di partenza
Casale, quota 750 m, frazione di Cocullo
Tempo di percorrenza
4h30' - 5h00' soste escluse
Difficoltà
BC/BC 
Dislivello
1480 m circa
Lunghezza
50 km
Percentuale di sterrato
50% 
Percentuale di ciclabilità
90%
Periodo consigliato
Da aprile a giugno e da settembre a novembre 

Descrizione
Da Casale (frazione di Cocullo) si segue la SR83 in direzione di Cocullo. Dopo circa 2 km, al bivio, si lascia la SR83 e si prende a sinistra per entrare in paese. Dopo aver lasciato a destra un largo parcheggio si entra in Via Aralizza e si raggiunge una piazza. Qui si prende a sinistra Via Canale e si inizia a salire più ripidamente. Dopo un primo tratto asfaltato la strada si restringe e diventa brecciata. Le pendenze si fanno subito impegnative e il fondo ciotoloso costringe a spingere la bici per circa 200-300 m. Quando la pendenza si addolcisce si risale in bici e si prosegue abbastanza comodamente fino al km 4,00 dove si incrocia nuovamente la SR83.
Si prosegue ora sulla strada afaltata per circa 2 km, con il panorama che pian piano va aprendosi verso l’intera catena del Gran Sasso.
Al km 6,00, un centinaio di metri prima di raggiungere la galleria sul Valico dell’Olmo di Bobbi, si lascia la SR83 e si prende a sinistra una cararreccia che sale verso la montagna.
Si segue la carrareccia senza possibilità di errore attraversando bellissimi altopiani carsici con panorami che si fanno sempre più ampi man mano che si sale. Alle nostre spalle bellissimo il colpo d’occhio che va aprendosi sul lontano Gran Sasso e sulla più vicina catena montuosa del Sirente, fino alla piramide del Monte Velino a nord-ovest. Ad est, invece, molto bella la prospettiva sul vicino parco eolico, sul Monte Morrone, sulla Valle Peligna e sull’imponente catena montuosa della Majella. Ad ovest, immenso, si apre la visuale verso la Piana del Fucino.
La carrareccia prosegue con alcuni saliscendi alternando tratti molto scorrevoli e veloci ad altri più ripidi. In alcuni punti, a causa del fondo breccioso, molto probabilmente ci si troverà a dover spingere la bici. 
Al km 9,2 si passa esattamente sulla perpendicolare della galleria di Cocullo, mentre al km 12,5 si fiancheggerà il Monte Lingotti (1.631 m), la prima delle quattro principali elevazioni  che caratterizzano la lunga catena montuosa attraversata dalla carrareccia che si sta percorrendo. Le altre tre sono il Monte Mezzana (1.791 m) e il monte Miglio (1.711 m) e i Monti Preziosi (1.665 m).  Al km 14,5, a quota 1.740 m, poco sotto la vetta del Monte Mezzana, si raggiunge la massima elevazione dell’itinerario.
Una veloce discesa su fondo ciotoloso e stretti tornanti raggiungono, al km 17,5, l’ampia sella prativa di Bocca di Mezzana (quota 1.505 m).  Si inizia ora a risalire sul versante opposto percorrendo una pista battuta che serpenteggia tra faggi isolati e radi boschetti di faggio.  
Al km 19,5 la traccia si fa sempre più esile, diventa sentiero e si biforca. Si segue il sentierino più a monte. Superato un cocuzzolo, sempre seguendo il sentierino, ci si dirige a sud e a mezzacosta ci si abbassa dentro un valloncello dopodiché si risale a sinistra su una ripida ma breve pista erbosa che costeggia a destra un boschetto di faggi. Si raggiunge così un promontorio prativo attraversato da una decrepita recinzione in filo spinato. Oltrepassata la recinzione, sempre mantenendo la direzione sud, a vista e senza una traccia evidente, ci si abbassa ripidamente verso un marcato valloncello attraversato sul fondo da una carrareccia visibile già dall’alto.
Al km 20,5, quota 1.600 m, raggiunta la carrareccia, si prende a sinistra (sud-est) e, senza più possibilità di errore, si inizia la lunghissima discesa verso Villalago. Ad un primo tratto iniziale molto scorrevole e comodo ne segue un secondo molto più tecnico a causa del fondo molto breccioso/ciotoloso che richiede molta attenzione e sicurezza di guida.
Una lunga serie di tornanti ci fanno perdere quota molto rapidamente. Il paesaggio cambia completamente e da ampio e arioso tende a diventare più chiuso ed angusto, soprattutto in corrispondenza della località Costa della Ciccinella dove si attraverserà una stretta gola rocciosa.
Superata la gola il paesaggio torna ad aprirsi e spettacolare sarà il colpo d’occhio sui circhi glaciali del Monte Argatone e sull’Alta Valle del Sagittario dove una corona di monti custodisce come uno scrigno il Lago di Scanno.
Al km 25,5 si raggiunge la Valle Dragonara, qui si prende a sinistra, si oltrepassa l’acquedotto e un casolare in pietra semidiroccato e con un’ultima serie di tornanti, con le case di Villalago ormai in vista, al km 28,3 si raggiunge l’asfalto in prossimità delle ultime case del paese.
Senza entrare in paese si prende la strada asfaltata di destra che costeggia la montagna e che in circa 3 km raggiunge la SR83. Ancora un paio di chilometri e al km 33,5 si raggiunge il lago e le sue strutture turistiche. Sempre sulla SS83, si prende in direzione Anversa degli Abruzzi e percorrendo la bellissima Valle del Sagittario si ritorna al punto di partenza.

Traccia GPS
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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