Esploramonti
  • HOME
  • Fotografia
  • Itinerari
  • Blog
  • Chi sono
UN VIAGGIO NEL PASSATO DI OLTRE 2.000 ANNI

Immagine

ANELLO DEI CASTELLI

Presentazione itinerario
Interessante itinerario cicloescursionistico che si snoda nel territorio della Piana dei Navelli a cavallo tra la Valle dell'Aterno e quella del Tirino. Territorio rinomato per la coltivazione e la produzione dello zafferano, "l'oro rosso d'Abruzzo", ma anche e soprattutto per la bellezza dei suoi borghi e delle rilevanti emergenze storiche che lo impreziosiscono. 
L'itinerario proposto si sviluppa prevalentemente su carrarecce dal fondo compatto e scorrevole senza particolari difficoltà tecniche. Anche l'impegno fisico richiesto è abbastanza contenuto, infatti, tranne che in un breve tratto di un paio di chilometri non ci sono salite particolarmente faticose.
Partendo dalla bella chiesa di S. Maria dei Cintorelli, nei pressi di S. Pio della Camere, l'itinerario percorre un tratto dello storico Tratturo Magno e attraversando tutta la piana di Navelli giunge al sito archeologico romanico di Peltuinum risalente al I secolo a.c.. 
Proseguirà poi per il borgo di Prati d'Ansidonia dal quale si inerpicherà fino al bel Castello Camponeschi. Un'ottima e scorrevole carrareccia raggiungerà poi il piccolissimo borgo di Tussio da cui avrà inizio una lunga salita immersa in un bel bosco di latifoglie che, costeggiando il versante est del M. Buscito, condurrà a Bominaco (dove meritano una visita l'Oratorio di San Pellegrino e la chiesa S. Maria dell'Assunta) e quindi allo straordinario e panoramico Castello, con superba vista sul dolomitico versante nord del Sirente e su tutta la piana di Navelli. Una veloce quanto divertente discesa, questa volta sul versante ovest del M. Buscito, riporterà a Tussio e quindi una stradina secondaria ricondurrà al punto di partenza a conclusione di un bellissimo anello tra natura, storia e tradizioni d'Abruzzo.
Percorso proposto
Chiesa S. Maria dei Cintorelli – Tratturo Magno – Peltuinum – Prati d’Ansidonia – Castello Camponeschi – Tussio – Castello di Bominaco – Tussio – Chiesa S. Maria dei Cintorelli
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara. Uscita casello autostradale di Bussi-Popoli. Proseguire in direzione Popoli, alla prima rotatoria si gira a destra e si prosegue in direzione L'Aquila. Superato il bivio per Navelli si prosegue dritto e alla quarta rotatoria, dopo circa 5,5 km da Navelli, si prende a destra e in breve per stradina sterrata si raggiunge la Chiesa di S. Maria dei Cintorelli dove si parcheggia.  
Punto di partenza
Chiesa S. Maria dei Cintorelli (quota 755 m) 
Tempo di percorrenza
2h30’ – 3h00’ (escluse le soste) 
Difficoltà
TC/TC 
Dislivello
700 m circa 
Lunghezza
25 km 
Percentuale di sterrato
65-70 % 
Percentuale di ciclabilità
100 % 
Periodo consigliato
Tutto l'anno. Nei mesi estivi si consiglia di evitare le giornate particolarmente calde.
Descrizione
Punto di partenza di questo itinerario è la bella chiesa di S. Maria dei Cintorelli, nei pressi di San Pio delle Camere, facilmente raggiungibile con la S.S. 17 per L’Aquila (indicazioni turistiche).
Dall’ampio parcheggio della Chiesa si torna indietro per la stradina sterrata fino alla grande rotatoria sulla S.S. 17. Oltrepassata la statale in direzione Caporciano si prende subito a destra (indicazioni per Agriturismo Centuria) su una stradina asfaltata secondaria che costeggia la statale. Dopo circa 900 m (1,5 km dalla partenza) si lascia l’asfalto e si prende a sinistra una pista erbosa che attraversa diagonalmente, con direzione nord-est, tutta la piana di Navelli famosa per la coltivazione dello zafferano (l’oro rosso d’Abruzzo). Al km 3,2 e 3,5 si incrocia per due volte una strada asfaltata che però si ignora per proseguire dritto.
Al km 4,8 la pista erbosa inizia a salire più decisamente e poco dopo si trasforma in carrareccia. Una breve salita un po’ più dura ci porta al km 5,3 sull’altopiano di Peltuinum (quota 880 m). Su questo altopiano in epoca romana, fra il I sec. a.c. e il I secolo d.c., venne costruita una città che aveva un ruolo strategico, sia economico che politico, nel controllo dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. L’altopiano infatti era attraversato dalla Via Claudia Nova e dal regio Tratturo L’Aquila-Foggia. Attualmente sono visibili due siti archeologici: nel primo, recintato e non accessibile liberamente, sono visibili il bel teatro di età augustea e il tempio e richiede al km 5,4 una brevissima digressione dal tracciato principale, nel secondo, invece, liberamente accessibile, sono visibili i resti della cinta muraria di Peltuinum e si raggiunge in corrispondenza del km 5,8.
Visitato il sito archeologico si prosegue in discesa sulla carrareccia principale e dopo circa 300 m, al km 7,0, poco prima di raggiungere una strada asfaltata, si gira decisamente a sinistra e si prende un’altra bella carrareccia che, con veloce discesa, dopo un km intercetta una strada asfaltata. Percorrendo la strada asfaltata dopo circa 500 m si entra a Prati d’Ansidonia (quota 820 m). Al bivio, si evita di entrare in paese e si prende a sinistra. Dopo soli 150 m, al primo bivio, si prende a destra una stradina asfaltata (indicazioni per Castello Camponeschi). Dopo circa 700 m di ripida salita, si lascia a destra il bivio per Bominaco per proseguire a sinistra. Ancora in salita per circa 500 m e si raggiunge il Castello Camponeschi (quota 885 m, 10 km circa dalla partenza).
Dal castello si prosegue per una evidente e scorrevole sterrata che dopo una serie di saliscendi e circa 2 km raggiunge il piccolissimo paesino di Tussio. Si procede sulla strada che contorna a ovest il paese. Intercettata la strada per San Pio la si segue in discesa per circa 200 m e, subito dopo aver superato delle casette fatte costruire dopo il terremoto del 2009, si prende a destra una stradina sterrata; la si segue per circa 200 m dopodiché, al primo bivio, si prende a destra un’altra sterrata che in salita si addentra nel bosco e costeggia ad est il Monte Buscito. Oltrepassata una sbarra che limita l’accesso ai fuoristrada, si prosegue sempre in salita superando anche dei tratti un po’ più  ripidi ma sempre pedalabili. Dopo circa 1,5 km dal bivio si esce dal bosco e la pista spiana. Procedendo per la comoda carrareccia, in alto, alla nostra destra, si inizia a scorgere la torre principale del Castello di Bominaco e dopo una bella discesa si entra nel centro abitato di Bominaco (quota 970 m, 15 km dalla partenza).
Entrati in paese lo si attraversa tutto, da sud-est a nord-ovest, e superate le ultime case si lascia l’asfalto e si prende a destra una stradina lastricata che sale verso la  montagna. Poco dopo la stradina diventa sterrata e prosegue abbastanza ripida fino ad un bivio. Qui si va destra, si aggira una sbarra solitamente chiusa e in breve si raggiunge il bellissimo Castello di Bominaco (quota 1.080 m, punto più alto del nostro itinerario, 16,3 km dalla partenza), posto in straordinaria posizione panoramica su tutta la piana di Navelli e sul dolomitico versante nord del Monte Sirente.
Visitato il castello, si torna indietro fino al bivio e qui si prende a destra. Scavalcato un dosso inizia una lunga e veloce discesa su una scorrevole carrareccia che, attraversato un bosco di pini sul versante ovest del Monte Buscito, ci riconduce a Tussio. Ripreso l’asfalto, si prosegue in discesa sulla strada principale verso San Pio delle Camere. Dopo un doppio tornante sinistra/destra si lascia la strada e si prende subito a destra una stradina secondaria che dopo 2,5 km e una serie di saliscendi intercetta la strada per Caporciano. Qui si prende a sinistra ed in breve si raggiunge la Chiesa S. Maria dei Cintorelli da dove eravamo partiti e dove si conclude questo bel anello cicloescursionistico.
Brevi note storiche
Peltuinum
Su un pianoro sopra l’altopiano di Navelli, attraversato dalla Via Claudia Nova, che congiungeva la Salaria con la Valeria, tra la Valle dell’Aterno e quella del Tirino, sorgeva la città di Peltuinum abitata dapprima dai Vestini ed in seguito occupata e ricostruita dai Romani tra il I secolo a.c. e il I secolo d.c.
Della città si conservano attualmente i resti dei bastioni e di lunghi tratti della cinta muraria, il Foro, dominato da un grande Tempio dedicato ad Apollo e il Teatro augusteo costruito in parte sfruttando il pendio della collina ed in parte in elevato.
Nei secoli a seguire la città di Peltinum ebbe anche un importantissimo ruolo strategico, sia economico che politico, nel controllo dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. L’altopiano infatti era attraversato dal regio Tratturo L’Aquila-Foggia.
Chiesa S. Maria dei Cintorelli
Edificata nell’anno mille, la bella Chiesa di Santa Maria dei Cintorelli si trova nel territorio di Caporciano in prossimità della biforcazione del regio tratturo L’Aquila – Foggia con il tratturo Centurelle – Montesecco ed era una struttura strategica nel nel periodo in cui la transumanza aveva un ruolo fondamentale nell'economia del meridione d'Italia.
Castello Camponeschi
Il Castello Camponeschi è un esempio di borgo murato risalente al medioevo. L'insediamento è arroccato in suggestiva posizione sul colle antistante Prata d'Ansidonia. Il castello presenta su tre lati una cinta muraria a distanza ad eccezione del lato sud-ovest dove sono le mura degli abitati a costituire la cinta difensiva. Questa particolarità lo differenzia da tutti gli altri borghi fortificati d’Abruzzo nei quali i muri esterni degli abitati costituiscono al tempo stesso la cinta muraria difensiva su tutto il perimetro del borgo. Il castello nel 1508 venne nominato per la prima volta Castrum S. Petri Camponeschi. Il borgo è stato abitato fino al 1963, quando l'ultima famiglia si trasferì a Prata D'Ansidonia.
Castello di Bominaco
Il Castello di Bominaco venne edificato nel XII secolo sul M. Buscito, al di sopra del borgo di Bominaco, in una posizione dominante che permetteva il controllo visivo di una vasta area di territorio della Piana di Navelli. La cinta muraria è a pianta trapezoidale, intervallata da torri a base quadrata. Il punto più alto del recinto è difesa da una torre cilindrica. L'aspetto attuale deriva dalla distruzione del precedente castello da parte di Braccio da Montone nel 1424 e la sua ricostruzione da parte del feudatario di Bominaco Cipriano di Iacobuccio da Forfona
Traccia GPS
Clicca per scaricare gratuitamente la traccia GPS
File Size: 52 kb
File Type: zip
Scarica file

Immagine
Siamo nel
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO - MONTI DELLA LAGA

Mappa Google Earth e Altimetria dell'itinerario
Immagine
Immagine

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. del Gran Sasso

SE TI PIACE QUESTO ITINERARIO CONDIVIDILO SUI SOCIAL NETWORK
Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

Testi e immagini - Texts and images: © Ercole Di Berardino 2014-2022 - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
  • HOME
  • Fotografia
  • Itinerari
  • Blog
  • Chi sono