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UN ANELLO DI GRAN CLASSE

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ANELLO DEI TRE BORGHI

Presentazione itinerario
Non penso di esagerare nel definire questo itinerario “un anello di gran classe” ed uno dei più bei itinerari di Mtb del Parco Nazionale del Gran Sasso. Si tratta infatti di un anello che attraversa i rilievi “minori” del Gran Sasso lambendone da vicino le vette più alte ed imponenti che fanno da sfondo ad uno scenario di selvaggia bellezza. Questo itinerario ripercorre le carrarecce e le strade sterrate che per secoli hanno collegato borghi e paesi e che sono tuttora utilizzati dagli agricoltori locali per raggiungere i campi coltivati in quota. Il percorso si sviluppa all’interno dell’antica Baronia di Carapelle e permette di apprezzare il grande patrimonio storico-artistico di questi luoghi costituito da borghi, castelli, abbazie e centri fortificati. Avendo un’intera giornata a disposizione, il consiglio è quello di dedicare il tempo necessario alla visita in bici dei borghi medievali di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio. Tre bellissimi borghi che rappresentano ormai il fiore all’occhiello della regione Abruzzo.
L’itinerario in alcuni tratti coincide con l’Ippovia del Gran Sasso, un grande anello realizzato dal Parco Nazionale del Gran Sasso - Laga e caratterizzato da circa 300 km di strade sterrate e sentieri opportunamente ripristinati, pensati per essere percorsi a cavallo ma adattissimi anche alle ruote grasse delle Mtb. 
Percorso proposto
Calascio - Valle Polmonara - Castel del Monte - F.te S. Cristofaro - F.te del Cane - Rocca Calascio - Calascio
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita casello autostradale di Bussi-Popoli. Si prosegue in direzione Popoli e quindi alla prima rotatoria si prende a destra in direzione L'Aquila. Dopo circa 14 km si svolta ancora a destra al bivio per Ofena-Campo Imperatore e, dopo 1,5 km, si prende a sinistra per Calascio, raggiunto il quale si parcheggia all'ingresso del paese nei pressi di una fontana.
Punto di partenza
Calascio (1.200 m s.l.m.)
Tempo di percorrenza
3h00’ – 3h30’ (escluse le soste) 
Difficoltà
MC/BC 
Dislivello
870 m circa 
Lunghezza
33 km 
Percentuale di sterrato
87 % 
Percentuale di ciclabilità
98 % 
Periodo consigliato
Da maggio a ottobre. Nei mesi estivi si consiglia di evitare le giornate particolarmente calde.
Descrizione
Dalla fontana posta all’ingresso del paese di Calascio si inizia a pedalare sulla SP7 in direzione Castel del Monte. Si percorrono circa 2 km di strada provinciale in discesa dopodiché, lasciato l’asfalto, si prende a destra una strada sterrata seguendo le indicazioni per il Centro Sperimentale San Marco.
In questo primo tratto il percorso si mostra un po’ ingarbugliato in quanto si incrociano diverse strade sterrate. Infatti, circa 200 m dopo aver imboccato la strada sterrata, si lascia subito a sinistra una sterrata secondaria e si prosegue diritti sempre in discesa su fondo a tratti rovinato ma comunque scorrevole. Dopo 3,6 km  si continua ancora diritti lasciando dapprima a sinistra la sterrata che raggiunge il centro sperimentale San Marco e subito dopo se ne lascia un’altra a destra. Al km 4,2, invece, si lascia la sterrata principale che scende verso il paese di Ofena e si gira a sinistra. In questo punto finisce la discesa e si prosegue su fondo sempre discreto in leggera salita, dapprima allo scoperto e successivamente all’interno della boscosa Valle Polmonara dove si incontrano alcuni segni di vernice bianco-rossa dell’ippovia del Gran Sasso.
Al km 8,3 (1.215 m), di nuovo al di fuori del bosco, si cominciamo ad avvistare le prime case di Castel del Monte e la sterrata comincia a salire più decisamente. Il fondo diventa via via più ghiaioso e scomodo ma comunque pedalabile, anche se la progressione si mostra abbastanza faticosa.
Al km 9,00 si raggiunge la Strada Statale 17 bis proveniente da Villa S. Lucia che però si lascia quasi subito per prendere a sinistra una stradina secondaria in pavé in corrispondenza delle prime case di Castel del Monte (quota 1.346 m). Si segue la stradina in leggera salita fino all’incrocio con la SP7 (proveniente da Calascio) dopodiché si prende a destra un’altra strada in pavé che con una salita più decisa conduce in Piazza XX Settembre, in pieno centro di Castel del Monte, di fronte al bar Miramonti e alla fontana principale del paese dove è possibile riempire le borracce.
Si prosegue all’interno del paese in direzione Campo Imperatore fino a raggiungere nuovamente la SS 17 bis. Qui si svolta a destra e si continua sulla in salita fino al km 11,20 (quota 1.365 m) dove, in corrispondenza di un grande spiazzo e di una curva a destra, si lascia la statale per prendere a sinistra una stradina sterrata (asfaltata nei primi 20 metri) che si dirige verso le pendici del Monte Bolza. Nel primo km la sterrata presenta un fondo molto pietroso e la pendenza accentuata potrebbe costringre a proseguire con le bici a spinta per un breve tratto. Tuttavia dopo un’evidente curva a destra (bel balcone panoramico su Castel del Monte) il fondo migliora decisamente e sarà possibile risalire in sella e proseguire pedalando. Una lunga sterrata dal fondo discreto costeggia la Costa di Bolza (la bella cresta che unisce il Monte Bolza (1.904 m) con la Cima di Monte Bolza (1.927 m)) con un bel panorama che alla nostra sinistra spazia fino al lontano gruppo montuoso del Velino.
Al km 14,60, dopo alcuni saliscendi che costeggiano pittoreschi campi di montagna ancora oggi adibiti ad uso agricolo, si raggiunge la fonte Fredda (quota 1.529 m, chiusa), proprio sotto la Cima di Monte Bolza. Dalla fonte inizia un tratto di circa un paio di chilometri abbastanza impegnativo che con salita via via più ripida su fondo a tratti difficile (ma comunque pedalabile) conduce fino alla Fonte San Cristofaro (chiusa) nei pressi dell’omonima sella, punto più alto dell’itinerario (quota 1.656 m, km 16,28 dalla partenza). Bellissimo il panorama sul vicino Monte Prena (2.561 m) e sulla cresta rocciosa che lo separa dalle spettacolari Torri di Casanova. In lontananza si può ammirare anche l’imponente sagoma del Corno Grande che domina con i suoi 2.912 m il bellissimo altopiano di Campo Imperatore.
Dalla sella si prosegue lasciando a destra (indicazioni per Lago Racollo) la sterrata che scende verso la piana di Campo Imperatore e il canyon dello Scoppaturo e si prende invece la strada sterrata che si dirige a sinistra. In lontananza è già visibile il castello di Rocca Calascio che sarà la nostra meta finale.
Il primo km e mezzo di discesa si dimostra molto tecnico a causa del fondo ghiaioso che in alcuni punti potrebbe rendere difficile la governabilità della bici. Tuttavia, superato questo tratto di discesa la sterrata prosegue pianeggiante e comoda. Al km 18,70 si raggiunge la Fonte del Cane (quota 1.520 m) dove è possibile abbeverarsi. Dalla fonte si dipartono due strade sterrate, si prende quella di destra che, a tratti pianeggiante e a tratti in leggera salita, sempre su fondo scorrevole, porterà ad intercettare al km 22,00 la strada asfaltata che collega Santo Stafano di Sessanio con Campo Imperatore. Raggiunto l’asfalto si prende a sinistra e una velocissima discesa ci porterà al cospetto del bellissimo borgo di Santo Stefano di Sessanio, purtroppo privato dal terremoto del 6 aprile 2009 della sua antica Torre medievale. 
Sempre su asfalto, al km 26,00 (quota 1.330 m) si lascia la strada provinciale e si prende a sinistra una bella e larga sterrata che, pianeggiante e molto scorrevole, dopo circa due chilometri raggiunge un bivio. Qui si prende a destra dove ha inizio una ripida salita su fondo discreto, a tratti erboso, con la Rocca di Calascio a fare bella mostra di se davanti ai nostri occhi. La salita è un po' faticosa ma è abbastanza corta (poco meno di un chilometro e mezzo) e di una bellezza straordinaria. Man mano che si sale il panorama diventa sempre più ampio fino ad abbracciare l’intera catena montuosa del Gran Sasso. Al km 29,30, a quota 1.445 m, la salita termina proprio sotto la Rocca di Calascio, nei pressi della bella chiesa rinascimentale della Madonna della Pietà costruita su pianta ottogonale. Dalla chiesetta sarebbe possibile proseguire diritti per il largo sentiero pedalabile che, fiancheggiando in basso il castello, condurrebbe direttamente all’interno della parte restaurata del borgo di Rocca Calascio. E’ consigliabile tuttavia visitare anche il castello. In questo caso, prese le bici in spalla, si risale un ripido ma breve sentierino roccioso che termina al cospetto della bellissima rocca, risalente all’anno 1000 e costruita in posizione straordinariamente panoramica e con una funzione prettamente difensiva. E’ difficile descrivere in poche righe la straordinaria bellezza del luogo e ciò che lo circonda. Il panorama è ineguagliabile e lo sguardo spazia dalle vette del Corno Grande ai Monti Prena e Camicia, alla Maiella ed al Morrone, ai Monti Marsicani, ed ai più vicini Sirente e Velino. L’imponenza della rocca e la suggestività dei vicini ruderi che costituivano il borgo fortificato di un tempo faranno sicuramente scorrere davanti ai nostri occhi le immagini dei tanti film che sono stati girati in questi luoghi; da Lady Hawke, al Nome delle Rosa, all’Orizzonte degli eventi, al Viaggio della Sposa.
Dalla rocca per raggiungere il borgo restaurato di Rocca Calascio si percorre, purtroppo ancora bici in spalla o a spinta, un tortuoso tratto di sentiero fra le rovine del vecchio borgo fortificato. Dopodiché sarà possibile risalire in bici e proseguire in discesa attraverso il ripido viottolo principale del paesello superando anche alcuni divertenti gradini e costeggiando delle belle casette audacemente ristrutturate a fini turistici fino alla strada asfaltata percorrendo la quale, dopo alcuni ripidi ma divertenti tornanti, si raggiungerà rapidamente a Calascio e, quindi, la fonte da dove eravamo partiti (km 33,00 dalla partenza).   

Traccia GPS
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO - MONTI DELLA LAGA

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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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