UN ANELLO D'ALTA QUOTA NEL CUORE DEL GRUPPO DEL VELINO
ANELLO del PUZZILLO
Presentazione itinerario Bellissimo itinerario di alta montagna per gli amanti dei panorami e dei grandi spazi che solo la natura montana d’alta quota sa offrire. Un anello che lascerà piacevoli e duraturi ricordi ai biker che lo percorreranno, soprattutto se le condizioni meteo saranno tali da esaltarne la sua componente paesaggistica. L’itinerario ha inizio nei pressi del casello autostradale di Tornimparte e su comode piste sterrate risale verso il Valico la Chiesola alternando tratti boscosi ad altri più aperti a panoramici. Dal Valico una lunghissima e piacevole discesa porterà alla desertica piana di Campo Felice da dove ci si addentrerà nella selvaggità del gruppo del Monte Velino. Si attraverseranno luoghi dal fascino indiscusso, coma la Valle Leona, la Valle del Puzzillo e la Valle del Morretano e si raggiungerà l’accogliente rifugio Vincenzo Sebastiani posto a 2.102 m sul panoramico Colletto di Pezza. Percorso proposto Tornimparte casello - Prato Agapito - Valico le Chiesole - Piana di Campo Felice - Valle Leona - Valle del Puzzillo - Rifugio Sebastiani - Passo del Morretano - Valle del Morretano - Prato del Cerasolo - Tornimparte casello Accesso stradale Autostrada A24 Roma-L'Aquila, uscire al casello di Tornimparte. Subito sotto il casello, in direzione di Tornimparte, c'è un ampia area di parcheggio. Punto di partenza Tornimparte casello (1.100 m) Tempo di percorrenza 4h30' - 5h00' escluse le soste Difficoltà MC/BC Dislivello 1.450 m Lunghezza 42 km Percentuale di sterrato 90% Percentuale di ciclabilità 95 % Periodo consigliato Da metà giugno a fine ottobre, in assenza di neve. Descrizione Dal parcheggio nei pressi del casello autostradale di Tornimparte si prende la SS 696 (ex SR 584) in direzione Campo Felice e la si percorre in salita per circa 3,5 km. Appena prima di un ampio tornante sulla destra (quota 1.334 m) si prenda a sinistra una strada sterrata in discesa che subito dopo gira a destra nel sottopassaggio. Si prosegue in leggera discesa su buon fondo pedalabile. Dopo una leggera discesa la pista prosegue per lo più pianeggiante fino al km 5,0 dopodiché inizia pian piano a salire. Al km 6,0 si raggiunge un primo fontanile e al km 6,7 se ne supera un altro (nei pressi anche il bivio del sentiero per l’Eremo di S. Onofrio, percorribile solo a piedi). Al km 8,0 (quota 1.476 m) si lascia la traccia principale e si prende a sinistra una carrareccia in salita più impegnativa su fondo inizialmente sconnesso ma che poi pian piano migliora. Entrati nel bosco, al km 9,5 (quota 1.592 m) si incrocia una sterrata che proviene da destra e che si seguirà al ritorno. Ora invece si gira a sinistra e su ottimo fondo scorrevole si prosegue fino ad uscire dal bosco nei pressi delle verdissime radure di Prato Agapito e ad intercettare al km 10,7 (quota 1.610 m) la strada asfaltata per Campo Felice. Si segue la strada solo per poche centinaia di metri dopodiché, al km 11,5, subito dopo il Valico La Chiesola (1.634 m), si lascia l’asfalto per imboccare a destra una sterrata che su fondo erboso e a tratti pietroso scende velocemente verso la piana con un bellissimo colpo d’occhio sulla stessa. Al km 12,7 (quota 1.550 m), in prossimità di una presa d'acqua si rimane sulla sterrata principale (freccia azzurra sul masso) che prosegue nella piana. Si continua velocemente per oltre 3,5 km superando, a metà della piana, la fonte Camardosa. Al Km 16,1 si raggiunge il rifugio Alantino e subito dopo una strada asfaltata che si segue a sinistra per circa duecento metri dopodiché si prende a destra una strada sterrata. Dopo una breve ripida salita la sterrata si immette nella bellissima Valle Leona e prosegue comoda per circa 2 km. Al Km 19,0 (quota 1.627 m), in corrispondenza delle vecchie miniere di bauxite, si prosegue a destra e si inizia a seguire la sterrata contrassegnata dai segnavia bianco-rossi del CAI. Superato un riparo in lamiera si continua a salire alternando impegnative rampe a tratti in piano che permettono di riprendere fiato. Al km 21,0 (quota 1.770 m) si esce dal bosco, la pendenza diminuisce, e spettacolare si apre davanti ai nostri occhi la bellissima Valle del Puzzillo con sullo sfondo la rocciosa parete nord del Costone. Si prosegue comodamente su fondo terroso per circa un chilometro, si lascia a sinistra un rifugetto isolato e poco dopo si raggiunge una grossa cisterna in muratura. Dopo aver superato un primo ripido strappo sulla nostra destra si apre una radura (quota 1.870 m) proprio ai piedi del Monte Puzzillo. Si prosegue sulla sterrata principale e la pendenza torna a farsi cattiva, con solo brevi tratti dove è possibile riprendere fiato. Si alternano tratti con fondo scorrevole ad altri più pietrosi e scomodi. Sempre bellissimo il colpo d’occhio sulla parte nord del Costone che si fa sempre più vicino. Si prosegue faticosamente fino a scorgere il tetto del rifugio Sebastiani che si raggiunge dopo un ultimo tratto di sterrata brecciosa dove a tratti la ruota posteriore tende a perdere aderenza (km 24,5, quota 2.102 m). Bellissimo il colpo d’occhio sulla Valle del Puzzillo appena percorsa, sulla quale troneggia il Monte Puzzillo anche detto il Kailash dell’Appennino, sui Piani di Pezza e sulla corona di monti, tutti over 2.000 m, che li contornano. Dopo una sosta ristoratrice presso il rifugio (aperto solitamente da metà giugno a metà settembre) si riprede a pedalare ripercorrendo velocemente un tratto della sterrata percorsa in salita. All’incirca fino al km 26,8, in corrispondenza della grande radura erbosa di quota 1.870 m di cui si è detto in precedenza. Qui si abbandona la carrareccia e si prende a sinistra attraversando la radura. Da qui l'unico riferimento sarà il Passo del Morrettano che si vedrà di fronte a noi, a sinistra del Monte Puzzillo. Si prosegue nella valle per tracce di sentiero senza via obbligata, pedalando finché sarà possibile dopodiché sarà necessario procedere spingendo a mano la bici. Al Km 28,1 (quota 1.976 m) si raggiunge il valico e dopo una meritata sosta in un ambiente decisamente montano si inizia una divertente e tecnica discesa " a vista" nella valle del Morrettano fino ad incontrare un sentiero segnalato e, dopo circa 3 km, una sterrata. Si continua a scendere nel bosco senza possibilità di errore fino al km 32,7 dove si ritrova la sterrata percorsa all'andata. Qui si prende a sinistra e dopo pochi metri si lascia a destra la stradina da cui eravamo arrivati (vedi km 9,5) e si continua sulla traccia principale. Si prosegue per 3 km con veloci saliscendi nel bosco fino ai Prati di Cerasolo. Al Km 35,7 (quota 1.524 m), al bivio, si gira a destra e dopo 100 m di nuovo a destra scendendo nel bosco fino ad incontrare una bella radura con una casa isolata facendo attenzione ad ignorare uno stradello a destra subito prima di un tratto in leggera salita che immette nella radura. Al Km 37,0 si prende a destra per affrontare una lunga discesa di circa 4 km sempre nel folto della faggeta. Passati di fianco all'imbocco della galleria autostradale, con visuale sul viadotto dello svincolo, si arriva velocemente dopo una serie di ultimi tornanti a ritrovare l’asfalto in corrispondenza del rifugio degli Alpini sezione di Tornimparte (km 41). Qui si prende a destra in salita e in circa un chilometro si torna al punto di partenza chiudendo l’anello. Traccia GPS ![]()
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PARCO REGIONALE SIRENTE-VELINO Mappa Google Earth e Altimetria dell'itinerario
GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.