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ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI VILLAGGI AGRESTI CHE GUARDANO IL SIRENTE

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ANELLO DELLE PAGLIARE e della Piana del Sirente

Presentazione itinerario
Affascinante anello ciclo-escursionistico che accomuna natura, storia e tradizioni d’Abruzzo.
Siamo nel cuore del Parco Regionale Sirente-Velino e più precisamente nella zona “a cavallo” fra i Prati del Sirente, attraversati dalla strada che collega Rocca di Mezzo con Secinaro, e la media Valle del fiume Aterno dove, ai piedi di ripidi pendii boscosi, sorgono i borghi di Goriano Valli, Tione degli Abruzzi e Fontecchio. L’itinerario si snoda su sentieri pedalabili e comode carrarecce, mai eccessivamente faticose. Due sono i principali elementi di attrattiva dell’itinerario: la dolomitica e spettacolare parete nord del Monte Sirente, le cui rocce svettano sopra i boschi e i prati dell’omonima piana, e gli antichi villaggi agresti delle Pagliare, eccezionale testimonianza della cultura contadina della montagna abruzzese di un tempo, salvati dall’abbandono e dal degrado e in via di recupero per un turismo di nicchia.
Percorso proposto
Fonte dell'Acqua (Chalet Sirente) - Lago di Tempra - Pagliare di Tione - Pagliare di Fontecchio - Terranera - Rocca di Mezzo - Valle dell'Anatella - Piana della Chia - Piana del Sirente - F.te dell'Acqua
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscire al casello autostradale di Pratola Peligna-Sulmona. Proseguire per Corfinio, Raiano, Castelvecchio Subequo e Secinaro. Superato quest'ultimo proseguire in direzione Rocca di Mezzo per circa 8 km. Subito dopo aver oltrepassato il ristrutturato Chalet Sirente, sulla nostra destra si incontra un ampio parcheggio.
Punto di partenza
Accesso al sentiero CAI 19A nei pressi dello Chalet Sirente (quota 1.185 m)
Tempo di percorrenza
3h00' - 3h30' escluse le soste
Difficoltà
TC/MC 
Dislivello
750 m
Lunghezza
35 km
Percentuale di sterrato
74%
Percentuale di ciclabilità
100 % 
Periodo consigliato
Tutto l'anno. Nei mesi estivi si consiglia di evitare le giornate particolarmente calde.
Descrizione
Sulla strada che collega Secinaro con Rocca di Mezzo, poche centinaia di metri dopo lo chalet Sirente, a destra, in corrispondenza di un ampio parcheggio, ha inizio il sentiero CAI n. 19A (segnaletica verticale in legno, quota 1.185 m). In sella alle nostre bici si percorre il bel sentiero ottimamente pedalabile (fatta eccezione per brevissimi tratti) che con alcuni saliscendi nel bosco in circa 2 km conduce al piccolo Lago di Tempra (1.185 m). Dal lago ha inizio una bella e comoda carrareccia che si percorre in discesa per circa un chilometro fino ad incrociare una stradina asfaltata proveniente da Goriano Valli. Si segue la strada a sinistra e con veloce discesa al km 5,0 si raggiunge la Chiesetta della SS Trinità (quota 1.020 m) in bella posizione panoramica sui Piani di Iano e sul dolomitico versante nord del Monte Sirente. Visitata la chiesetta, si riprende la strada principale che, divenuta sterrata, inizia a salire verso le Pagliare di Tione (1.000 m) che si raggiungono al km 6,8, ancora imponente il panorama verso la nord del Sirente.
Abbandonata la sterrata ci si abbassa leggermente per raggiungere le Pagliare che è possibile visitare comodamente in bici. In corrispondenza di un grande pozzo in muratura, un po’ nascosta dalla vegetazione, ha inizio una pista un po’ sassosa che con veloce discesa raggiunge al km 9,4 un laghetto, ormai in vista delle Pagliare di Fontecchio (1.015 m) che si raggiungono percorrendo una carrareccia in ripida salita (km 9,7).
Una comoda sterrata attraversa il piccolissimo borgo e al km 10 si ricongiunge con la carrareccia principale. Qui si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Terranera. La carrareccia è molto scorrevole e alterna tratti boscosi ad altri più aperti. Dopo un primo tratto prevalentemente pianeggiante e con alcuni saliscendi ne segue un secondo in cui la strada sale più decisamente ma mai in modo impegnativo.
Al km 16,7 si entra nel paesino di Terranera (1.268 m) attraversato il quale si raggiunge la strada asfaltata dell’Altopiano delle Rocche che si segue a sinistra. Dopo circa 700 m, al km 17,5, si lascia la strada asfaltata per immettersi sulla bellissima ciclabile che attraversa tutto l’altopiano.
Al km 20,2 la ciclabile termina e si entra a Rocca di Mezzo (1.290 m) in corrispondenza del cimitero comunale. In breve si raggiunge la piazza principale del paese dalla quale si prosegue su strada pedonale fino ad intercettare al km 21,8, in corrispondenza di una grande rotatoria, la strada per Rovere che si seguirà per circa 600 m dopodiché si prenderà a sinistra seguendo le indicazioni per Secinaro.
Al km 23,0 (quota 1.300 m) si abbandona la strada asfaltata e si prende a destra una carrareccia che si immette nella piana sottostante chiamata Campo di Rovere. Si segue la carrareccia che per un breve tratto costeggia, quasi parallela, la strada asfaltata. La carrareccia attraversa tutto il piano mantenendosi sempre nel suo margine settentrionale. Al km 25,00, poco prima di entrare nel bosco, si abbandona la carrareccia principale e si prende a destra una pista secondaria che si dirige verso Ovest. Si segue la pista per circa 500m finché si intercetta un’altra sterrata proveniente da Rovere. Si continua su quest’ultima seguendola a sinistra e poco dopo si entra nel bosco del Coppo dell’Antoniaccio.
Si prosegue nel bosco superando alcune rampe dal fondo sconnesso e al km 27,5, in corrispondenza di una recinzione metallica che un tempo ospitava l’area faunistica del capriolo, si intercetta a sinistra la sterrata proveniente dalla Fonte dell’Anatella. Tralasciando quest’ultima, si prosegue a destra e sempre costeggiando la recinzione si percorre dapprima un tratto in leggera salita e poi uno in discesa più marcata. Terminata la recinzione, al km 28,3 si lascia la carrareccia che si sta percorrendo e se ne prende un’altra che va destra. Da qui ha inizio una lunghissima discesa, intervallata da brevi saliscendi, all’interno di una rigogliosa faggeta che attraversa dapprima la Valle dell’Anatella ed in seguito la Piana della Chia.
Al km 32,2 si esce dal bosco e procedendo sulla sterrata principale si raggiunge la Strada Provinciale 11A. Alle nostre spalle incombe maestosa la parete nord del Sirente mentre alla nostra sinistra (nord-ovest) si può osservare il famoso laghetto del Sirente con la sua forma perfettamente circolare, che alcuni studiosi ritengono si sia creato come conseguenza l’impatto al suolo di un meteorite.
Superata la sbarra verde ci si immette sulla provinciale e la si segue a destra in direzione di Secinaro che si percorre per circa 2,5 km fino a tornare al punto di partenza (km 35,2). 
Brevi note storiche
Le Pagliare sono villaggi agresti di altura, veri e propri “paesi in miniatura” di casette in pietra, un’eccezionale testimonianza della cultura contadina della montagna abruzzese di un tempo. Questi villaggi sorsero attorno al XV secolo soprattutto come ricovero e deposito del fieno, come pagliai appunto, da cui poi il nome di Pagliare. La media valle dell’Aterno infatti, stretta e ripida com’è, ha sempre offerto poco terreno fertile ai suoi abitanti che, per sopperire a questa carenza, durante la bella stagione, erano costretti a spostarsi negli altopiani soprastanti per coltivare la terra e far pascolare il bestiame. Una vera e propria migrazione estiva verso la montagna, unica nel suo genere in Abruzzo perché non era finalizzata al solo pascolo del bestiame ma anche e soprattutto alla coltivazione di grano, patate, farro e lenticchie.
Traccia GPS
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Siamo nel
PARCO REGIONALE SIRENTE-VELINO

Mappa Google Earth e Altimetria dell'itinerario
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P.R. Sirente-Velino

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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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