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UNO STUPENDO ANELLO DI ALTA MONTAGNA

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Anello della SERRA SPARVERA 
da Scanno


Presentazione dell'itinerario
Anello cicloescursionistico entusiasmante ed eccezionalmente panoramico che attraversa ambienti sempre diversi e poco frequentati (fatta eccezione per il borgo di San Lorenzo nei week-end estivi).
I chilometri di salita sono tanti ma il fondo stradale è nel complesso buono e le pendenze non sono mai eccessive. Di conseguenza, trovato il proprio ritmo di pedalata, non si fatica tanto ed è possibile guardarsi attorno per ammirare i panorami che sono notevoli lungo tutto il percorso.
Inoltre, chi ha dimestichezza e tecnica di discesa adeguata, potrà divertirsi e gettarsi a capofitto su alcuni tratti di discesa ripidi e veramente molto tecnici.
A fine escursione consigliatissima è una pedalata turistica fra i caratteristici vicoletti di Scanno. Borgo situato a 1.050 m di quota, incluso nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia” e da sempre considerato la “perla d’Abruzzo”. E’ anche conosciuto come il paese più fotografato d’Abruzzo (una delle vie del paese è stata proprio chiamata Via dei Fotografi) e famosissima è una foto in bianco e nero scattata da uno dei padri della fotografia mondiale, il francesce Henri Cartier Bresson. 
Percorso proposto
Scanno - Frattura - Valico Toppe Vurgo - Riserva Chiarano-Sparvera - San Lorenzo - Scanno
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara. Uscire al casello autostradale di Cocullo. Proseguire quindi per Anversa degli Abruzzi e Scanno. Superato il Lago di Scanno prendere a sinistra al bivio per Frattura e dopo due/trecento metri girare a destra per Scanno ed immettersi in Via degli Alpini. Parcheggiare nel parcheggio di fronte al ristorante Lo Sgabello.
Punto di partenza
Scanno, Via degli Alpini, quota 1.050 m
Tempo di percorrenza
3h30' - 4h00' soste escluse
Difficoltà
MC/MC 
Dislivello
1.200 m circa
Lunghezza
38 km
Percentuale di sterrato
87% 
Percentuale di ciclabilità
100% 
Periodo consigliato
Da giugno a novembre 
Descrizione
Parcheggiata l’auto nel capiente parcheggio di Via degli Alpini ci si avvia in discesa in direzione Frattura. Raggiunto il bivio ci attendono ben 15 km di salita che ci porteranno a svalicare ai 1.817 m del valico di Toppe Vurgo. I primi 5 km di salita sono su asfalto, la strada sale regolare con una pendenza media del 5%. Il panorama, man mano che si sale, si apre verso il bellissimo Vallone della Terrata, la rocciosa vetta della Terrata, la lunga dorsale montuosa della Montagna Grande e il bellissimo Lago di Scanno le cui acque brillano al sole qualche centinaio di metri più in basso e nelle quali si specchiano i boschi circostanti.
Al km 6,30 si raggiunge il paesino di Frattura situato a 1.260 m s.l.m. in una bella posizione panoramica. Si percorre comodamente tutta la strada a tornanti che attraversa il borgo dal basso all’alto e, al termine di questa, si raggiunge l’inizio del tratto sterrato (quota 1.290 m).
I primi 3 km della sterrata sono i più faticosi. La pendenza non è mai eccessiva ma il fondo stradale è a tratti pietroso e rovinato. Con una serie di tornanti si attraversa una pinetina e poco dopo si raggiunge la fonte delle Bregnere (quota 1.550 m). Il panorama è sempre bellissimo. Ancora una decina di metri fra grosse pietre e tutto diventa più facile. La pendenza diminuisce e il fondo stradale migliora nettamente.
Dopo una brevissima discesa ed una successiva salitina, si compie un lungo traverso in leggera salita con bei panorami su Scanno, la Valle del Tasso e le montagne circostanti attraversando dei bellissimi pascoli d’alta montagna con rari alberelli e piccole macchie di bosco.
Al km 14,50 si transita nei pressi dello stazzo dei Piselli (1.775 m), la salita è sempre molto comoda ed è anche possibile sfruttare dei corridoi erbosi a bordo strada per aumentare la scorrevolezza.
Al km 15,60 si raggiunge il Valico di Toppe Vurgo a quota 1.817 m in corrispondenza di un bivio. A sinistra inizia la sterrata che scende verso Vallelarga di Pettorano sul Gizio, a destra prosegue invece il nostro itinerario.
Il panorama in questo punto si apre di colpo sull’altro versante, verso il vicino Monte Rotella e la relativamente più lontana Majella (la “montagna madre”). A destra, invece, in direzione del proseguimento del nostro itinerario, abbiamo la vicina vetta del Monte Toppe Vurgo che dà il nome al valico e che, avendo tempo, può essere facilmente ed in poco tempo raggiunta a piedi per ammirare il bellissimo panorama a 360° che si gode dalla sua cima.
Inizia ora una lunga e scorrevole discesa che ci condurrà all’interno della Riserva Demaniale Chiarano-Sparvera. Al km 17,80 si lascia a sinistra la sterrata che scende verso la Madonna del Casale e il Piano delle Cinque Miglia (visibile più in basso) e poco dopo si oltrepassa la sbarra di accesso alla riserva demaniale. Si continua a scendere per un tratto un po’ più ripido e pietroso con bella vista sulla vicina Serra Sparvera e sul lontano Monte Greco, si superano in sequenza il bivio per lo Stazzo Sparvera, la fonte della Ria e, subito dopo, l’omonimo stazzo, si supera e si lascia a destra la carrareccia per lo stazzo Sparvera finché, dopo essere rientrati brevemente nel bosco, al km 24,50 (quota 1.550 m) si raggiunge il bivio per il Lago Pantaniello. Qui si prende la sterrata di destra (a sinistra, in discesa, in poco meno di un km si raggiunge l’area di sosta dell’Imposto, più comunemente nota come area pic-nic della Montagna Spaccata) e dopo circa 1,5 km si raggiunge un altro bivio in corrispondenza di un cartello che indica “Lago 6,5 km”. Qui si gira a destra per un’altra carrareccia che si inoltra nella faggeta. Ci attende ora il tratto più duro dell’intero itinerario, un km di salita con degli strappi micidiali ma che è comunque possibile superare in sella alle proprie bici. A circa metà salita si supera un’altra sbarra e poco dopo finalmente si svalica ai 1.698 m del Valico di M. Curio.
Dal valico inizia una discesa ripidissima ma per fortuna corta (poco più di 600 m) e dal fondo molto pietroso da percorrere con estrema attenzione. Raggiunto il fondo della discesa (km 27,60) si gira a destra (a sinistra ha inizio la pista che risale verso lo Stazzo delle Mantrucce) e si inizia a percorrere la Valle Cupa. Dapprima si attraversa una radura in leggera discesa su bel fondo erboso, subito dopo si rientra nel bosco e la discesa torna ad essere ripida e pietrosa, con molti stretti tornanti da percorrere con attenzione cercando di sfruttare le sponde laterali della carrareccia e di evitare i grandi solchi provocati dallo scorrere dell’acqua piovana.
Al km Km 30,30 (quota 1.290 m), dopo aver superato una fonte ed un’altra sbarra si raggiunge il minuscolo borgo di San Lorenzo, dove sono presenti una Chiesetta, una fonte in pietra e l’agriturismo Jovana.
San Lorenzo è un piccolissimo agglomerato di case rurali che rappresenta uno dei rari esempi nell’Appennino Centrale di alpeggio estivo. Fino a non molti anni fa esso si popolava nei mesi estivi di gente dedita alla pastorizia e all’allevamento che vi soggiornava permanentemente potendosi dedicare più agevolmente alle proprie attività lavorative. Attualmente è frequentato solo nei fine settimana estivi dalla popolazione locale per brevi soggiorni o pic-nic.
Da San Lorenzo si prosegue dritti e si percorre un tratto di circa 1,5 km in leggera salita e dal fondo pietroso fino a raggiungere a quota 1.323 m l’antica Masseria di Cristo.  Dalla masseria inizia un altro tratto di discesa molto ripido e tecnico su fondo nuovamente pietroso e di difficile percorrenza fino alla Masseria Collefrino. Da questo punto in poi la pendenza diminuisce sensibilmente ma il fondo stradale resterà molto pietroso e scomodo. La sterrata prosegue per un lungo tratto costeggiando il letto ormai asciutto di un vecchio torrente, fra alte pareti rocciose.
Al km 35,80 si raggiunge una centrale dell’Enel. Una breve ma ripida discesa porta ad un bel guado sul torrente Tasso. Subito dopo il guado si lascia a sinistra la stradina asfaltata che sale ripida verso il centro del paese e si prende a destra una comoda sterrata che, pianeggiante, raggiunge dopo circa 1,3 km la strada asfaltata. Qui si gira a sinistra su Via degli Alpini e con una comoda salita dopo circa 500 m si raggiungono le automobili da dove si era partiti.
Traccia GPS
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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