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IMMERSI NELLA WILDERNESS DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

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Anello di TERRAEGNA da S. Sebastiano di Bisegna


Presentazione dell'itinerario
Itinerario che si svolge in uno degli angoli più selvaggi e meno frequentati del Parco Nazionale d'Abruzzo, habitat privilegiato dall'Orso Bruno Marsicano che spesso si fa vedere tra i vicoli di San Senatiano e Scanno, i due paesi situati sui due opposti versanti della dorsale montuosa della Montagna Grande sotto la quale passa questo bell'itinerario. Itinerario che si sviluppa ad anello nella zona del Parco compresa appunto tra San Sebastiano di Bisegna e Pescasseroli e che attraversa la selvaggia faggeta della Valle di Fonte d’Appia, il suggestivo pianoro erboso di Terraegna, la boscosa Valle di Prato Rosso, il bel Piano del Templo per poi affacciarsi sulla Valle del Giovenco, porta di ingresso settentrionale del Parco.
L’escursione in se non è mai eccessivamente faticosa in quanto le pendenze non sono mai elevate e i tratti in salita si alternano spesso a dei tratti di pianura e discesa che permettono di riprendere fiato. Molto lunga e divertente la discesa nella Valle di Prato Rosso fino a Pescasseroli.
Percorso proposto
Da San Sebastiao di Bisegna a Pescasseroli passando per la valle di Fonte d’Appia e di Terraegna
Accesso stradale
Autostrada A24-25 Roma-Pescara.
Per chi proviene da Pescara uscire casello autostradale di Cocullo. Proseguire a destra per Ortona dei Marsi e, quindi, San Sebastiano.
Per chi proviene da Roma uscire al casello autostradale di Pescina, entrare in paese e proseguire per Ortona dei Marsi e quindi San Sebastiano.
Punto di partenza
Piazza Berardini in San Sebastiano, frazione di Bisegna (AQ), piccolo borgo all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, situato a 1.100 m s.l.m. e affacciato sulla bella Valle del Giovenco.
Tempo di percorrenza
3h30' - 4h00' soste escluse
Difficoltà
MC/MC 
Dislivello
950 m circa
Lunghezza
40 km
Percentuale di sterrato
53% 
Percentuale di ciclabilità
90 %
Periodo consigliato
Da giugno a ottobre 
Descrizione
Da Piazza Berardini si imbocca una stradina in salita alla sinistra della fontanella e, superato un piccolo parcheggio, si prende a destra la carrareccia che sale verso la montagna. Il primo km e mezzo è un po’ ghiaioso e potrebbe costringere a percorrere dei brevi tratti a piedi. Successivamente, in prossimità di una vecchia cava dismessa (1.254 m), il fondo stradale migliora e, subito dopo un tornante a destra, entrati nel bosco, si può cominciare a pedalare agevolmente su bella carrareccia in leggera salita.
Al km 2,50, quota 1.340 m, si incrocia a destra un’altra sterrata che proviene da Bisegna. Si prosegue diritto e dopo un breve tratto in discesa e una radura si entra nella boscosa Valle di Fonte d’Appia. Si percorre un tratto in pianura che attraversa una breve radura, si supera una fonte e poco dopo si rientra nuovamente nel bosco per percorrere circa 2 km immersi nella selvaggia faggeta di Fonte d’Appia su buon fondo e in salita poco ripida. Man mano che si risale la faggeta, il fondo stradale inizia a peggiorare finché diventa molto sconnesso e pietroso da poter costringere a scendere dalle bici. E’ un tratto di circa un chilometro per 130 m di dislivello ed è l’unico tratto veramente scomodo di tutta la salita.
Al km 6,50, quota 1.630 m, termina questo tratto ostico. Risaliti in sella si lascia a sinistra una carrareccia secondaria e si prosegue per circa 2 km, prevalentemente nel sottobosco, percorrendo alcuni tratti pianeggianti ed altri in leggera salita.
Al km 8,80, quota 1.760 m circa, si esce definitivamente dalla faggeta e si raggiunge un grande stazzo situato in bellissima posizione, circondato da praterie d’alta quota e boschi rigogliosi, al cospetto della lunga dorsale montuosa della Montagna Grande che ci separa dal Lago di Scanno.
Dallo stazzo ancora poche pedalate in salita e al km 9,00 si raggiunge il Valico della Pietra del Principe (1.800 m), punto più alto dell’itinerario. Dal valico inizia un tratto in discesa tra macchie di bosco a radure erbose, finché ci si affaccia sul bellissimo e vastissimo pianoro di Terraegna, una lunga e verdeggiante valle circondata da boschi. In lontananza fa bella mostra di se la lunga dorsale del versante nord del Monte Marsicano. Prevalentemente in pianura si percorre la carrareccia che costeggia a sinistra tutta la Valle di Terraegna al termine della quale un breve ma ripido tratto di salita porta ad affacciarsi sulla boscosa Valle di Prato Rosso (km 12,50, quota 1.738 m).
Inizia ora la parte più divertente dell’itinerario, la lunga discesa nella Valle di Prato Rosso. Il primo tratto è il più ostico. Elevata pendenza e fondo molto sconnesso con ghiaia, grosse pietre e solchi provocati dallo scorrimento dell’acqua piovana. Man mano che si scende però il fondo stradale migliora e si alternano tratti più scorrevoli e meno pendenti a tratti più ripidi e più tecnici.
Durante la discesa si superano il rifugio di Prato Rosso, il bivio per la Val di Corte, il bivio per i Colli Alti e la Fonte Canala dove è possibile fermarsi per una sosta ristoratrice.
Al km 21, quota 1.167 m, si raggiunge Pescasseroli dove termina il tratto sterrato. Per chi ha tempo è consigliatissima una visita in bike nel bel centro storico del paese.
Per il ritorno a San Sebastiano si prende la S.S. 83 Marsicana in direzione di Gioia dei Marsi. Al bivio per Bisegna/Ortona dei Marsi si prende a destra dove ha inizio una salita più impegnativa, ma comunque breve. Superati due evidenti tornanti, la strada comincia a spianare e raggiunge il bel Piano del Templo (1.350 m). Da qui in poi sarà tutta discesa fino a Bisegna, poi breve risalita per entrare in paese, e di nuovo discesa fino a San Sebastiano.
Traccia GPS
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PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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