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Anello del Voltigno e del Monte Meta

11/1/2020

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Ci troviamo all’estremità meridionale della catena montuosa del Gran Sasso dove, quasi nascosta, la piana del Voltigno si presenta come un’ampia conca carsica circondata da estese e fitte faggete.
Luogo ideale per escursioni in mtb, con gli sci da escursionismo o con le ciaspole.
L’itinerario qui descritto è un bellissimo anello invernale che permette di avere una conoscenza completa della zona. Si parte dalla località “Le scalate” e percorrendo un bel sentiero scavato nella roccia si osservano da vicino i caratteristici “Merletti di Villa Celiera”, particolari guglie rocciose le più spettacolari delle quali sono state soprannominate dagli arrampicatori locali "Cello Torre" e "Cello Fan", una versione burlesca delle più famose ed imponenti guglie patagoniche.
Proseguendo verso il Vado di Focina si entra nell’immensità della piana del Voltigno che nella stagione invernale somiglia molto alle immense steppe siberiane.
Lasciata momentaneamente la piana, ci si addentra nella bella faggeta della “Zingarella” fino ad uscirne nei pressi del “Blevedere” dove il panorama si apre immenso ed improvviso su Campo Imperatore e su tutta la catena meridionale del Gran Sasso, dal Corno Grande al Monte Camicia.
Per un bellissimo e panoramico percorso di cresta si prosegue fino all’aguzza vetta del Monte Meta per salire sulla quale potrebbero essere necessari piccozza e ramponi. Dalla cima il panorama è spettacolare ed abbraccia tutte le principali montagne d’Abruzzo.
Si scende quindi nella Valle della Cornacchia fino a raggiungere l’omonima fonte e rientrare nell’immensa piana dove si va ad ammirare il Lago Sfondo ghiacciato che deve il suo nome ad una leggenda popolare secondo la quale il lago è senza fondo e trasporta le sue acque direttamente nel mare Adriatico! 
 
L’itinerario in breve:
 
Percorso: Villa Celiera, località “Le Scalate” (1.225 m) – Vado di Focina (1.383 m) – Zingarella (1.542 m) – valico del “Belvedere” – Anticima Monte Meta (1.766 m) – Monte Meta(1.784 m) – Valle della Cornacchia - F.te Cornacchia (1.390 m) – Lago Sfondo (1.361 m) – Vado di Focina – Le Scalate
Dislivello: + 700 m circa
Difficoltà: EE (escursione impegnativa con ciaspole, utili piccozza e ramponi per salire al M. Meta).
Lunghezza:  km 15,00
Tempo di percorrenza: 5h30’ – 6h30’
Impegno fisico: medio alto
Punto di partenza: Raggiunto il borgo di Villa Celiera si prosegue seguendo le indicazioni per il Voltigno. Superato un gruppo di case e il ristorante il Fungarolo si prosegue ancora fino ad individuare sulla destra la segnaletica di inizio sentieri
Sentieristica e segnaletica: Sentieri n. 276 e 277 fino al valico del “Belvedere”, segnaletica bianco-rossa. Non segnato ma intuibile il sentiero di cresta per l'anticima e la cima del Monte Meta. La discesa per la Valle della Cornacchia ha inizio dal valico tra il M. Meta e la sua anticima (1.715 m) ed è segnalata con ometti di pietra che potrebbero essere non facilmente visibili in caso di innevamento abbondante.
Cartografia: Carta escursionistica dei sentieri del Gran Sasso d'Italia, scala 1:25.000, realizzata dal CAI Club Alpino Italiano e Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Edizione straordinaria 2009, prodotta da S.E.L.C.A.-Firenze.

​© Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved
E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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La Città di Pietra e il Paretone

3/1/2020

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Stupendo itinerario che partendo dai Prati di Tivo attraversa il bosco dell’Aschiero, raggiunge la Città di Pietra e l’accogliente rifugio di Cima Alta, per poi percorrere la lunga e panoramica cresta dell’Arapietra fino alla Madonnina del Gran Sasso.
Il bosco dell’Aschiero è una faggeta vetusta caratterizzata dalla presenza di faggi di notevole dimensione. La forte accidentalità del terreno, inoltre, ha creato vuoti tra i singoli individui di faggio così che questi hanno potuto sviluppare una chioma espansa e con un'architettura molto articolata.
All’interno della faggeta sono presenti delle spettacolari formazioni rocciose che in molti conoscono con il nome di “Città di Pietra” o “La Rava”. Il luogo è molto suggestivo, una serie di profondi canyon che si snodano per centinaia di metri. Sulle strapiombanti pareti rocciose sono state attrezzate delle vie di salita per la pratica del Dry Tooling, attività che consiste nello scalare una parete di roccia utilizzando l'attrezzatura da ghiaccio, ossia le piccozze e i ramponi.
Impagabile, infine, il panorama che dalla Sella di Cima Alta e dalla cresta dell’Arapietra si gode su tutto il versante settentrionale ed orientale del Gran Sasso; dai vicini Corno Grande e Corno Piccolo fino alla più lontana parete nord del Monte Camicia. In giornate particolarmente terse è possibile ammirare anche la linea di costa e il mare Adriatico.
 
L’itinerario in breve:
 
Percorso: Prati di Tivo (1.450m) – Città di Pietra – Bosco dell’Aschiero – Rifugio Cima Alta – Sella di Cima Alta (1.650 m) – Arapietra – Madonnina del Gran Sasso (2.007 m) e ritorno
Dislivello: + 600 m circa
Difficoltà: E (escursionistica)
Lunghezza:  km 12,00
Tempo di percorrenza: 4h00’ – 5h00’
Impegno fisico: medio
Punto di partenza: Raggiunta la località sciistica dei Prati di Tivo (TE), subito dopo l’albergo/ristorante Gran Sasso 3, si prende a sinistra la strada che conduce verso la Piana del Laghetto. Percorsi 500 m, sulla destra si nota uno spiazzo con cartello informativo in legno. Qui si parcheggia. Se la strada dovesse essere impraticabile per neve si può partire a piedi direttamente dal piazzale dei Prati di Tivo.
Sentieristica e segnaletica: All’interno del bosco dell’Aschiero ometti di pietra. Dalla Sella di Cima Alta alla Madonnina sentiero n. 103, segnaletica bianco-rossa.
Cartografia: Carta escursionistica dei sentieri del Gran Sasso d'Italia, scala 1:25.000, realizzata dal CAI Club Alpino Italiano e Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Edizione straordinaria 2009, prodotta da S.E.L.C.A.-Firenze.

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