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Sul Monte AQUILEIO DA Corvara e Pescosansonesco

30/3/2019

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Foto
Nel Parco Nazionale del Gran Sasso, in provincia di Pescara, tra i piccoli borghi di Corvara e Pescosansonesco, si innalza con la sua cresta aguzza il Monte La Queglia (995 m), anticamente chiamato Monte Aquileio. L’itinerario di cresta che attraversa tutta la sua dorsale, a volte rocciosa e a volte morbida ed erbosa, offre un vasto panorama che si apre sui contrafforti meridionali della catena del Gran Sasso (dal Monte Roccatagliata al Monte Picca a Forca di Penne e al Monte Cappucciata), sulla vallata del fiume Pescara, sulla Majella e sul Morrone. La cresta, oltre al bel panorama, offre anche divertenti passaggi su roccette, a volte aeree, che implicano però la necessità di sapersi “districare” in questo tipo di ambienti e fiutare la via giusta in quanto il sentiero non è segnato. L’itinerario può essere percorso a piacimento sia da Pescosansonesco verso Corvara sia da Corvara verso Pescosansonesco. Personalmente preferisco quest’ultimo per godere dei panorami più belli di fronte e non di spalle.
Itinerario da percorrere nelle stagioni intermedie (ma anche in inverno vista la bassa quota!) e consigliato a chi ha voglia di scoprire itinerari nuovi e poco frequentati.
Consigliatissima una visita al piccolo abitato di Corvara, borgo medievale visitabile solo a piedi e dove il tempo sembra essersi fermato.


L'itinerario in breve:
​

Percorso: Corvara - Monte La Queglia (995 m) - Pescosansonesco vecchio
Lunghezza: 6 km 
Dislivello: 500 m
Durata: 3 - 4 ore a/r
Sentieristica: segnaletica assente. Sentiero evidente solo da Corvara al Monte La Queglia.

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E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.


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L'area faunistica "oasi di Fontecchio"

28/3/2019

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A pochi minuti da L’Aquila e a poco più di un’ora da Pescara, nel bel borgo di Fontecchio, all’interno del Parco Regionale Sirente-Velino, sorge l’Oasi di Fontecchio, un’area protetta, rifugio per animali selvatici feriti, dove grandi e piccoli possono trascorrere ore piacevoli a contatto con la natura.
Il padrone di casa di questo angolo di pace è Jean Luc Furore, per tutti Gianluca, italo- lussemburghese, che ha fatto della sua passione per la natura una missione di vita. Gianluca, insieme alla sua fedele e fidata Cloe, labrador color panna, dolcissima e giocherellona, accoglie gli ospiti e li guida per mano alla scoperta dell’oasi, nata nel 1996 recuperando con amore, passione e tanto lavoro, quello che in passato era un bosco baronale abbandonato. Nel 2005 sono arrivati i primi esemplari di animali selvatici recuperati e curati dal Centro di recupero della Fauna selvatica di Pescara. Animali non più reinseribili in natura oppure in attesa di essere liberati.
Il Centro visite dell’Oasi è stato allestito in quella che in passato era l’essiccatoio dell’ex conceria medievale del paese. Una grande stanza completamente ristrutturata in pietra e legno in cui un percorso fotografico e didascalico guida i visitatori tra le bellezze naturalistiche del parco Sirente-Velino.
Molte sono le attività che Gianluca organizza durante l’anno, rivolte principalmente ai bambini. Laboratori di educazione ambientale che affrontano diverse tematiche. Il recupero e il riuso dei materiali, la creazione di mangiatoie per uccelli, la realizzazione di tavolozze con i colori della natura, la scoperta delle tracce che gli animali selvatici lasciano nel bosco sono solo alcune delle attività che i più piccoli possono sperimentare all’interno dell’Oasi.
Attualmente l’Oasi ospita due caprioli, Nelson e Laila mascottes dell’Oasi, una lepre, due poiane, un allocco, sei tartarughe e tre testuggini.
L’Oasi dispone anche di un’area pic-nic allestita con tavoli e panche in legno, amache per il relax di grandi e piccini, area barbecue e una grande area verde dove i bambini possono divertirsi in sicurezza magari giocando con la docilissima Cloe.
Per chi aspira ad un matrimonio non convenzionale, l’Oasi è anche un luogo incantato dove poter convolare a nozze. Per i novelli sposi è possibile trascorrere la prima notte di nozze all’interno di una piccola e graziosa foresteria completamente ristrutturata da Jean Luc e arredata con il riuso dei materiali. Un vero e proprio gioiellino arredato in stile antico che dispone di un’ampia camera con bagno e di un soggiorno con angolo cottura.
​Oggi l’oasi attira turisti e amanti della natura provenienti non solo dalla vicina L’Aquila e dall’Abruzzo, ma anche da fuori regione. Nonostante le mille difficoltà e gli ostacoli burocratici Gianluca non si arrende e con ostinazione porta avanti il suo progetto di diffusione di valori basati sul rispetto e la tutela della natura e della conoscenza del territorio e della sua storia.

© Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved.
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