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Il Corno Grande dal Ghiacciaio del Calderone

23/5/2020

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Foto
Itinerario di gran classe attraverso uno dei luoghi più belli del Gran Sasso e dell’intero Appennino.
La salita è magnifica, varia ed entusiasmante, in un ambiente unico a cui fanno da quinte le verticali pareti del Corno Piccolo e la severa mole delle tre vette del Corno Grande che custodiscono e proteggono il piccolo Ghiacciaio del Calderone. I panorami sono spettacolari, dall’inizio dell’escursione fino alla fine un tripudio di bellezza si srotolerà davanti ai nostri occhi.
L’itinerario non è eccessivamente difficile ma è alpinistico e richiede l’uso di piccozza e ramponi. La difficoltà, però, può aumentare e anche di molto in base alle condizioni della neve. Generalmente questo itinerario viene affrontato a tarda primavera, da metà maggio a fine giugno, quando la conca del Calderone è ancora colma della neve dell’inverno, ben trasformata dal sole e comoda da salire con i ramponi. Al contrario il Calderone è da evitare in pieno inverno, quando è elevato il rischio valanghe, e nel pieno dell’estate, quando la copertura nevosa viene a mancare lasciando il posto a ripidi scivoli di ghiaccio vivo e al detrito morenico, composto anche da blocchi di grandi dimensioni, che spesso precipitano rotolando lungo l’erto pendio e rendendo l’ascensione scomoda e molto pericolosa.
 
Dai Prati di Tivo si prende la strada che dal piazzale sale alla sella di Cima Alta, chiamata anche Piana del Laghetto, dove si parcheggia. Si sale seguendo il sentiero 103 lungo il largo e panoramico crinale dell'Arapietra fino a raggiungere la stazione di arrivo della funivia e la Madonnina (2.007 m, 1h15’).
Se la funivia è in funzione si può arrivare fino a questo punto utilizzando l’impianto di risalita risparmiando 400 m di dislivello e un’ora di cammino.
Dalla seggiovia si sale la cresta verso le balze rocciose del Corno Piccolo che si aggirano alla base sulla sinistra percorrendo il delicato Passo delle Scalette, molto esposto e pericoloso nel caso dovesse essere innevato e ancor peggio se ghiacciato. Generalmente però a fine maggio il passaggio è libero dalla neve.
Si entra così nel Vallone delle Cornacchie, chiuso ai lati dalle verticali pareti dei due Corni e sospeso a valle sulle dolci colline dell'Abruzzo teramano. Si sale sul lato destro del Vallone, a prudente distanza dalla parete est del Corno Piccolo che potrebbe scaricare neve e pietre. Superato il tratto ripido si raggiunge il bordo di una conca tra enormi massi residuo di antiche frane. Si traversa ora il pendio verso sinistra con una lunga diagonale in direzione del rifugio Franchetti situato su di uno sperone roccioso al centro del vallone (1h30’).
Si prosegue ora affrontando il ripido pendio alle spalle del rifugio e rimontando la morena del ghiacciaio con pendenze via via più ripide e su neve spesso gelata di primo mattino. Superato questo tratto si entra nello spettacolare anfiteatro formato dalle tre vette del Corno Grande che racchiude il piccolo Ghiacciaio del Calderone. Tenendosi sulla destra della conca si traversa sotto delle rocce e si risale una strettoia più ripida. Poi la conca si allarga e la pendenza si attenua leggermente per impennarsi nuovamente in prossimità dell’uscita in cresta dove spesso è necessario superare una paretina di neve quasi verticale. Una volta in cresta la si segue facilmente ed in breve si è in vetta ai 2.912 m del Corno Grande (ore 0h45’,3h30’ dalla Sella di Cima Alta). Per il ritorno occorrono 2h30’ fino alla Sella di Cima Alta.
 
 
L’itinerario in breve:
 
Percorso: Sella di Cima Alta (1.630 m) – Arapietra – La Madonnina (2.007 m) – Vallone delle Cornacchie – Rifugio Franchetti (2.433 m) – Ghiacciaio del Calderone (2.680 m) -  Corno Grande vetta ooccidentale (2.912 m) e ritorno
Dislivello: + 1.300 m circa (900 m se si prende la funivia)
Difficoltà: F (alpinistica facile)
Lunghezza:  km 12,00
Durata: 6h00’ – 7h00’ (1h40’ in meno se si utilizza la funivia)
Impegno fisico: alto
Punto di partenza: Raggiunta la località sciistica dei Prati di Tivo (TE), subito dopo l’albergo/ristorante Gran Sasso 3, si prende a sinistra la strada che conduce verso la Sella di Cima Alta o Piana del Laghetto dove si parcheggia.
Sentieristica e segnaletica: sentiero n. 103, segnaletica bianco-rossa sul crinale dell’Arapietra e poco oltre la Madonnina. Non segnato perché su nevaio/ghiacciaio il tratto dal Vallone delle Cornacchie alla vetta del Corno Grande.

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