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Anello delle Creste della Rocca di Pescasseroli

27/7/2019

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Magnifico anello, probabilmente uno dei migliori del Parco Nazionale d' Abruzzo Lazio e Molise. Permette di unire i passaggi negli ombreggiati e maestosi boschi sopra Pescasseroli ad una straordinaria cavalcata di cresta sullo spartiacque tra le montagne del Parco, la Marsica e la Ciociaria. Magnifica la vista sui gruppi montuosi del Marsicano e della Meta fino a spaziare verso le montagne del Velino e del Sirente
L’itinerario ha inizio nei pressi del piazzale degli impianti di risalita (quota 1.193 m) e percorre dapprima il Vallone Peschio di Iorio, quindi si addentra nella bella faggeta per arrivare al  Rifugio di Iorio (1.830 m), posto in eccezionale posizione panoramica. Da qui ha inizio un bellissimo e panoramico percorso di cresta che “tocca” tutte i principali rilievi della “cresta della Rocca”, passando per Picco la Rocca (1869 m), La Rocca (1.924 m), Monte della Strega (1.909 m) ed infine il Monte Pietroso (1.876 m). Si scende poi al Valico di Monte Tranquillo (1.673 m) e attraverso lo stupendo Bosco della Difesa si torna a Pescasseroli nei pressi del Centro Ippico Valle Cupa dal quale per raggiungere di nuovo il punto di partenza, se non ci si è organizzati con due automobili, si dovranno percorrere a piedi poco più di due chilometri di strada.

ATTENZIONE: nei mesi di agosto e settembre la percorrenza dei sentieri R7 e C5 è interdetta agli escursionisti per motivi di tutela dell'Orso Bruno Marsicano. Si raccomanda di rispettare le ordinanze emesse dall'ente Parco.
 
L’itinerario in breve:

Percorso: Pescasseroli – Vallone Peschio di Iorio – Valico Valcallano - Rifugio di Iorio (1.830 m) – Picco La Rocca (1.869 m) – La Rocca (1.924 m) – Monte della Strega (1.909 m) – Monte Pietroso (1.876 m) – Valico di Monte Tranquillo (1.673 m) – Santuario di Monte Tranquillo (1.597 m) – Bosco della Difesa – Capanna Padre Terzi – F.te della Difesa - Centro Ippico Valle Cupa - Pescasseroli
Difficoltà: E (escursionistica)
Dislivello: + 900 m circa
Lunghezza: 19,5 km
Durata: 5h30’ – 6h00’
Impegno fisico: medio alto
Punto di partenza e accesso stradale: Il sentiero inizia appena fuori dall’abitato di Pescasseroli su Via Fausto Grassi, poco dopo il Camping La Panoramica e prima di aver raggiunto il piazzale degli impianti di risalita.
Sentieristica e segnaletica: Sentieri B1 – R7 – C5 – C3 e C1, segnaletica bioanco-rossa
Cartografia: Carta turistica-escursionistica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Edizioni del Parco, anno 2019, scala 1:25.000

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Anello del Vallone Pesco di Lordo

20/7/2019

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Anello rilassante, adatto a tutti e particolarmente consigliato a famiglie con bambini, che si sviluppa poco fuori dal centro abitato di Pescasseroli in un luogo unico e dall’atmosfera incantata. Il Vallone di Pesco di Lordo e i vicini Prati di Zocca, incastonati tra ripide montagne, sono un autentico scrigno della natura che riservano una sorpresa ad ogni passo. Qui si trovano, infatti, imponenti alberi di faggio plurisecolari dalle forme fiabesche, che stimolano la fantasia soprattutto dei più piccoli. Alcuni di essi presentano delle parti morenti, attaccate da parassiti e funghi dalla particolare forma “a mensola”, dove in estate non è raro scorgere la bellissima Rosalia alpina, un rarissimo coleottero dallo sgargiante colore azzurro/nero. Sui tronchi di legno morto, inoltre, si alimentano diverse specie di picchio. Nel sottobosco non sarà poi difficile scorgere le graziose arvicole indaffarate a procacciarsi il cibo. Cervi, caprioli, orsi sono i padroni di casa di questi ambienti.
Tra questi stupendi boschi sono state girate alcune delle scene del bellissimo film “La volpe e la bambina”
 
L’itinerario in breve:

Percorso: Pescasseroli – Colle Carpio – Prati di Zocca – Vallone Pesco di Lordo - Pescasseroli
Difficoltà: E (escursionistica)
Dislivello: 200 m circa
Lunghezza: 5,5 km
Impegno fisico: basso
Punto di partenza e accesso stradale: Il sentiero inizia appena fuori dall’abitato di Pescasseroli nei pressi del centro ippico Valle Cupa
Sentieristica e segnaletica: Sentieri C2 e C1, segnaletica bioanco-rossa
Cartografia: Carta turistica-escursionistica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Edizioni del Parco, anno 2019, scala 1:25.000


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Monte Amaro di Opi, il regno del camoscio appenninico

13/7/2019

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Classica salita al Monte Amaro di Opi, il regno del Camoscio appenninico. L'escursione, ripida ma non lunga, è sempre entusiasmante.  Ad una prima parte rilassante che percorre una valle ampia e dal sapore alpino, segue una ripida (e faticosa!) salita nel bosco che permette di guadagnare quota molto velocemente. La lunga cresta sommitale, poi,  offre sensazioni bellissime e tutto il gusto dell'ascesa fino all’aguzza vetta del Monte Amaro.  Il panorama dalla cresta e dalla cima  è uno dei più belli del Parco e spazia sulla vicina e selvaggia Camosciara, sui circhi glaciali della Serra delle Gravare, sugli incontaminati boschi circostanti, sulla verdissima e selvaggia Val Fondillo, sul possente Monte Marsicano e sulle vallate verso Opi e Pescasseroli (a est) e il Lago di Barrea (a ovest). Il nucleo di camosci che di solito pascola al di sopra del limite del bosco, spesso si fa ammirare a breve distanza (si raccomanda di non abbandonare il sentiero e di non avvicinarsi ai camosci!!).
 
ATTENZIONE: nei mesi di agosto e settembre la percorrenza del sentiero F1 è interdetta agli escursionisti per motivi di tutela del Camoscio Appenninico. Si raccomanda di rispettare le ordinanze emesse dall'ente Parco.

 
L’itinerario in breve:

Percorso: Centro Visita Val Fondillo (Ex segheria di Opi, 1.084 m) – Le Macchie – Lo stazzo (1.690 m) – Monte Amaro (1.862 m) e ritorno
Difficoltà: E (escursionistica)
Dislivello: + 800 m circa
Lunghezza: 9 km
Durata: 3h30’ – 4h00’
Impegno fisico: medio alto
Punto di partenza e accesso stradale: Sulla strada che collega Villetta Barrea a Pescasseroli seguire le indicazioni per la Val Fondillo (parcheggio a pagamento).
Sentieristica e segnaletica: Sentiero F1, segnaletica bianco-rossa
Cartografia: Carta turistica-escursionistica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Edizioni del Parco, anno 2019, scala 1:25.000

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