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Evasioni d'autunno sulle colline d'Abruzzo

26/10/2015

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I colori delle foglie d’autunno sono uno spettacolo naturale unico che accende il paesaggio di mille colori dalle tonalità calde. Una ricca tavolozza che comprende tutte le sfumature di verde, arancio, giallo e rosso in grado di generare in chi la osserva un senso di armonia e calore.
Tuttavia, quando si pensa all’autunno e alle sue meraviglie il pensiero corre veloce verso la montagna e i suoi bellissimi boschi. In pochi pensano che anche la collina è in grado di offrire un paesaggio altrettanto spettacolare.
Il periodo autunnale, grazie anche alle temperature più fresche, è il momento migliore per godersi le stupende colline d’Abruzzo dove vigneti, uliveti e frutteti si alternano creando magnifiche geometrie e infuocando come d’incanto intere colline di rossi, gialli, arancioni, verdi e marroni. La vendemmia è appena terminata ma qualche grappolo d’uva sfuggito alla mano dell’uomo resiste ancora in vigna e si sposa perfettamente con i nuovi colori dell’autunno. Nel frattempo gli uliveti sono giunti a maturazione e inizia il faticoso ma affascinante lavoro della raccolta delle olive. Un territorio perfetto per essere esplorato in bicicletta, l’unico mezzo che permette di scoprire i vasti territori collinari gustando, con la calma necessaria, i colori, gli odori e i sapori della terra.
L’invito per tutti è quello di approfittare delle stupende giornate di sole autunnali e salire in sella per pedalare tra i mille colori delle nostre bellissime colline.

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Montagna in famiglia: impariamo dai nostri "cugini" d'oltralpe

26/10/2015

 
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Quando scattai questa foto mia figlia aveva 8 mesi ed era la prima volta che veniva in escursione con me e mia moglie.
Incontrai questa famiglia francese in Val Fondillo, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, e subito ne rimasi colpito. Era un piacere vederli camminare tutti e cinque mano nella mano, felici di condividere quel bellissimo momento di immersione nella natura. Mi stupì la loro unione, la loro compostezza, la loro allegria.
Presi questa famiglia come esempio da seguire e da allora si rafforzò in me la consapevolezza che i figli non sono un ostacolo alla frequentazione attiva della montagna. Andare in montagna con i bambini, anche piccoli, non solo è possibile ma è anche una straordinaria esperienza. E' sicuramente un modo diverso di andare in montagna, non si guardano più i dislivelli, le vette da raggiungere e i tempi di percorrenza, si va "solo" con la voglia di condividere con i propri figli l'amore per la natura e la passione della montagna. Si va con la voglia di trasmettere la conoscenza e valori importanti come il rispetto per ciò che ci circonda, il rispetto per tutte le specie viventi, il piacere di conquistarsi le cose con le proprie forze, la gioia di aiutarsi l'un l'altro. I bambini, infatti, ci imitano nei nostri comportamenti e seguono l'esempio dei genitori.
Con i bambini si va in montagna spensierati, senza porsi degli obiettivi specifici, ma solo cercando di stimolare la loro curiosità e aiutandoli a riflettere; senza mai dimenticarsi che per i più piccoli il gioco resta sempre e comunque il principale strumento di coinvolgimento e di motivazione.

Alcuni buoni motivi per camminare in montagna con i bambini​


  • Camminare in montagna con la famiglia è innanzitutto una bellissima occasione per parlare con i propri figli rafforzandone l’unione e la fiducia reciproca.  
  • La montagna e la natura in generale sono una fonte infinita di impulsi per i bambini che stimolano la loro curiosità.
  • Camminare in montagna sviluppa le abilità motorie dei bambini e il loro equilibrio.
  • Con l’aiuto e l’esempio dei genitori i bambini imparano a rispettare la natura senza lasciare nessuna traccia del loro passaggio.
  • In montagna l’aria è più pulita e salubre che in città e questo  sarà sicuramente di giovamento per l’apparato respiratorio dei bambini.

Qualche consiglio per una piacevole passeggiata in montagna con i bambini
  • In base all’età dei bambini scegliere percorsi brevi e con dislivello contenuto;
  • ​Porsi degli obiettivi intermedi da raggiungere solo per stimolare il bambino a camminare ma essere sempre pronti a rinunciarvi o a cambiarli strada facendo;
  • I bambini non sono interessati alla bellezza del paesaggio in quanto ancora piccoli per poterlo apprezzare, per questo motivo è necessario scegliere delle escursioni che possano stimolare la loro curiosità. Un bosco, un lago, un torrente, un rifugio o l’avvistamento della fauna selvatica di solito riescono a coinvolgere molto i bambini stimolando la loro naturale curiosità;
  • Spetta ai genitori riuscire a coinvolgere e motivare i bambini raccontando fiabe o storie, illustrando i vari aspetti della natura circostante e proponendo dei giochi da fare durante il cammino.
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​Su questo sito ho dedicato una apposita sezione dedicata alle famiglie, dove si potrà prendere spunto per compiere delle piacevoli ma facili passeggiate in montagna con i bambini. 

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Il ghiacciaio del Calderone, rarità climatica dell'Appennino

13/10/2015

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Tra i tanti tesori custoditi dalle montagne d’Abruzzo uno dei più importanti e pregiati è sicuramente il ghiacciaio del Calderone al Gran Sasso d’Italia. Le stupende vette rocciose del Corno Grande lo proteggono e lo custodiscono come in uno scrigno, quasi a simulare un abbraccio materno. Il contesto paesaggistico che si mostra al visitatore è uno dei più straordinari di tutto l’Appennino e ha poca da invidiare ai paesaggi Alpini
Il piccolo ghiacciaio, unico ghiacciaio dell’Appennino, si sviluppa ad una quota compresa tra i 2.650 m e i 2.850 m ed ha attualmente uno spessore massimo di circa 25 metri per una superficie di circa 4,5 ettari. In estate, dopo il completo scioglimento delle nevi superficiali, il ghiacciaio risulta quasi interamente ricoperto dai detriti rocciosi che si sfaldano delle pareti rocciose circostanti e per questa sua caratteristica i glaciologi lo definiscono un "piccolo ghiacciaio nero". Tuttavia è proprio grazie alla sua copertura detritica che il ghiacciaio è riuscito a conservarsi fino ai giorni nostri e a non estinguersi nonostante, per la sua latitudine di 42°28' N, sia da considerarsi il ghiacciaio più meridionale d'Europa.
Al fine di seguirne l’evoluzione, dal 2003 l’associazione meteorologica aquilana Caput Frigoris, formata da un gruppo di appassionati della montagna e della meteorologia, ha iniziato un monitoraggio sistematico delle condizioni di innevamento del ghiacciaio pubblicando i risultanti delle ricerche al seguente link:  www.caputfrigoris.it/calderone.htm.
Altre informazioni sullo stato di salute del ghiacciaio possono essere reperite su: http://nuke.ilcalderone.biz/gransasso/GhiacciaiodelCalderone

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