I colori delle foglie d’autunno sono uno spettacolo naturale unico che accende il paesaggio di mille colori dalle tonalità calde. Una ricca tavolozza che comprende tutte le sfumature di verde, arancio, giallo e rosso in grado di generare in chi la osserva un senso di armonia e calore.
Tuttavia, quando si pensa all’autunno e alle sue meraviglie il pensiero corre veloce verso la montagna e i suoi bellissimi boschi. In pochi pensano che anche la collina è in grado di offrire un paesaggio altrettanto spettacolare. Il periodo autunnale, grazie anche alle temperature più fresche, è il momento migliore per godersi le stupende colline d’Abruzzo dove vigneti, uliveti e frutteti si alternano creando magnifiche geometrie e infuocando come d’incanto intere colline di rossi, gialli, arancioni, verdi e marroni. La vendemmia è appena terminata ma qualche grappolo d’uva sfuggito alla mano dell’uomo resiste ancora in vigna e si sposa perfettamente con i nuovi colori dell’autunno. Nel frattempo gli uliveti sono giunti a maturazione e inizia il faticoso ma affascinante lavoro della raccolta delle olive. Un territorio perfetto per essere esplorato in bicicletta, l’unico mezzo che permette di scoprire i vasti territori collinari gustando, con la calma necessaria, i colori, gli odori e i sapori della terra. L’invito per tutti è quello di approfittare delle stupende giornate di sole autunnali e salire in sella per pedalare tra i mille colori delle nostre bellissime colline. © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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Quando scattai questa foto mia figlia aveva 8 mesi ed era la prima volta che veniva in escursione con me e mia moglie.
Incontrai questa famiglia francese in Val Fondillo, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, e subito ne rimasi colpito. Era un piacere vederli camminare tutti e cinque mano nella mano, felici di condividere quel bellissimo momento di immersione nella natura. Mi stupì la loro unione, la loro compostezza, la loro allegria. Presi questa famiglia come esempio da seguire e da allora si rafforzò in me la consapevolezza che i figli non sono un ostacolo alla frequentazione attiva della montagna. Andare in montagna con i bambini, anche piccoli, non solo è possibile ma è anche una straordinaria esperienza. E' sicuramente un modo diverso di andare in montagna, non si guardano più i dislivelli, le vette da raggiungere e i tempi di percorrenza, si va "solo" con la voglia di condividere con i propri figli l'amore per la natura e la passione della montagna. Si va con la voglia di trasmettere la conoscenza e valori importanti come il rispetto per ciò che ci circonda, il rispetto per tutte le specie viventi, il piacere di conquistarsi le cose con le proprie forze, la gioia di aiutarsi l'un l'altro. I bambini, infatti, ci imitano nei nostri comportamenti e seguono l'esempio dei genitori. Con i bambini si va in montagna spensierati, senza porsi degli obiettivi specifici, ma solo cercando di stimolare la loro curiosità e aiutandoli a riflettere; senza mai dimenticarsi che per i più piccoli il gioco resta sempre e comunque il principale strumento di coinvolgimento e di motivazione. Alcuni buoni motivi per camminare in montagna con i bambini
Qualche consiglio per una piacevole passeggiata in montagna con i bambini
Su questo sito ho dedicato una apposita sezione dedicata alle famiglie, dove si potrà prendere spunto per compiere delle piacevoli ma facili passeggiate in montagna con i bambini. © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore. Tra i tanti tesori custoditi dalle montagne d’Abruzzo uno dei più importanti e pregiati è sicuramente il ghiacciaio del Calderone al Gran Sasso d’Italia. Le stupende vette rocciose del Corno Grande lo proteggono e lo custodiscono come in uno scrigno, quasi a simulare un abbraccio materno. Il contesto paesaggistico che si mostra al visitatore è uno dei più straordinari di tutto l’Appennino e ha poca da invidiare ai paesaggi Alpini
Il piccolo ghiacciaio, unico ghiacciaio dell’Appennino, si sviluppa ad una quota compresa tra i 2.650 m e i 2.850 m ed ha attualmente uno spessore massimo di circa 25 metri per una superficie di circa 4,5 ettari. In estate, dopo il completo scioglimento delle nevi superficiali, il ghiacciaio risulta quasi interamente ricoperto dai detriti rocciosi che si sfaldano delle pareti rocciose circostanti e per questa sua caratteristica i glaciologi lo definiscono un "piccolo ghiacciaio nero". Tuttavia è proprio grazie alla sua copertura detritica che il ghiacciaio è riuscito a conservarsi fino ai giorni nostri e a non estinguersi nonostante, per la sua latitudine di 42°28' N, sia da considerarsi il ghiacciaio più meridionale d'Europa. Al fine di seguirne l’evoluzione, dal 2003 l’associazione meteorologica aquilana Caput Frigoris, formata da un gruppo di appassionati della montagna e della meteorologia, ha iniziato un monitoraggio sistematico delle condizioni di innevamento del ghiacciaio pubblicando i risultanti delle ricerche al seguente link: www.caputfrigoris.it/calderone.htm. Altre informazioni sullo stato di salute del ghiacciaio possono essere reperite su: http://nuke.ilcalderone.biz/gransasso/GhiacciaiodelCalderone © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore. |
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