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Autunno, tempo di castagne

3/11/2015

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Volendo identificare l’autunno con un frutto non potremmo che pensare alla castagna, simbolo per eccellenza di una stagione dell’anno particolarmente affascinante per i suoi colori.
Alto fino a 30 metri e longevo fino a mille anni il castagno è una pianta tipicamente mediterranea che vegeta spontaneamente nei boschi misti di latifoglie fino ai 1300 metri di quota, prediligendo le esposizioni a nord e le zone abbastanza piovose. 
Per secoli l’uomo ha basato la propria esistenza sul castagno e sui suoi preziosissimi frutti. Un compagno fedele in anni difficili, il castagno è stato definito “l’albero del pane” perché almeno fino alla seconda guerra mondiale esso ha rappresentato una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di gran parte delle famiglie di montagna. Le castagne venivano consumate fresche, arrostite, bollite oppure venivano fatte essiccare e poi macinate per ottenerne la farina con la quale si facevano pane, minestre, dolci, marmellate e creme. Del castagno non si sprecava nulla: le bucce delle castagne si mettevano da parte per alimentare il fuoco dell’essiccatoio, le foglie erano utilizzate come lettiera per gli animali nelle stalle, i ricci venivano fatti marcire per poi diventare concime per gli alberi, il legname serviva per riscaldare i casolari e per la costruzione di attrezzi.
Con la crescita economica e l’abbandono della montagna questo legame di vita tra l’uomo e il castagno è venuto meno, anche se negli ultimi anni si sta riscoprendo l’importanza della coltivazione del castagno da frutto per lo sviluppo delle attività economiche, culturali e turistiche dei paesi di montagna al fine di limitarne lo spopolamento.
Da un punto di vista turistico ne sono un esempio le tante sagre che vengono organizzate a cavallo tra ottobre e novembre in tanti caratteristici borghi di montagna, oppure le tante belle passeggiate ed escursioni che vengono organizzate da associazioni e proloco per la visita ai castagneti.
Raccoglierle le castagne nei boschi di montagna, infatti, è una piacevole e divertente attività che può rendere speciale una giornata in famiglia o con gli amici.  Per i bambini poi raccogliere le castagne è una vera e propria festa, uno svago sano e divertente che resterà per sempre nella loro memoria come un’esperienza indimenticabile.
Una volta che ci si sarà addentrati nei boschi, riconoscere i castagni non sarà difficile, sia per la presenza a terra e sui rami dei caratteristici ricci, sia per le foglie di quest’albero che sono grandi e lunghe sino ad una ventina di centimetri. Foglie semplici e dai bordi seghettati che in autunno cadono a terra formando un folto tappeto giallo-brunastro.
I ricci quando i frutti sono maturi cadono a terra, quindi non ci sarà alcun bisogno di raccogliere quelli che sono ancora sugli alberi. I ricci sono ricoperti da moltissime spine acuminate e di solito sono solo parzialmente aperti. Aprirli a mani nude senza pungersi è un’operazione impossibile, quindi per l’apertura degli stessi ci si dovrà aiutare con un bastone o, meglio, con robusti guanti da lavoro. Generalmente dentro un unico riccio si trovano due o tre castagne.
In Abruzzo i castagneti più pregiati si trovano sui Monti della Laga (nei comuni di Leofara, Senarica e Morrice sono per fare alcuni esempi), in Valle Roveto (Morino e Canistro), nella Marsica (Sante Marie e sue frazioni), nella Valle dell’Aterno (San Felice d’Ocre e zone limitrofe).
Per chi decidesse organizzarsi autonomamente nella visita ai castagneti va ricordato che molti di essi sono privati e, di solito, recintati, altri invece sono di proprietà comunale. Conviene pertanto sempre informarsi presso i comuni per informarsi in merito all’esistenza di eventuali regolamenti che disciplinano la raccolta delle castagne nei castagneti di loro proprietà. Generalmente la raccolta di piccoli quantitativi è quasi sempre permessa nel mese di novembre quando ormai la raccolta a fini commerciali si è conclusa.
 
Qui di seguito le più importanti sagre della castagna organizzate in Abruzzo:

- Sagra della castagna di Sante Marie (AQ) giunta alla 43^ edizione;
- Sagra della castagna di Tufo di Carsoli (AQ) giunta all'8^ edizione;
- Sagra della castagna di San Felice d'Ocre (AQ) giunta alla 29^ edizione;
- Sagra della castagna di Canistro (AQ) giunto alla 38^ edizione​​​​;
- Sagra della castagna roscetta di Morino (AQ) giunta alla 20^ edizione;
- Sagra della castagna di Leofara (TE) giunta alla 36^ edizione;
- Festa della castagna di Senarica (TE) giunta alla 10^ edizione;
- Sagra della castagna di Morrice di Valle Castellana (TE) giunta alla 2^ edizione;​
- Festa della castagna di Intermesoli di Pietracamela (TE) giunta alla 14^ edizione.

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