![]() Percorrendo l’autostrada A25 nel tratto tra Pratola Peligna e Cocullo, a molti sarà capitato di scorgere verso sud un gruppetto di case aggrappate alla montagna su una stretta e precipite cresta rocciosa e di chiedersi chi mai avesse potuto vivere lassù. Ebbene, quel “gruppetto di case” è Castrovalva, frazione del più grande borgo di Anversa degli Abruzzi da cui dista circa cinque chilometri. Il borgo di Castrovalva si erge a 820 metri sul livello del mare sulle rossastre rupi della cresta del Colle San Michele, a precipizio sulle sottostanti Gole del Sagittario. Il piccolo borgo conta circa 50 abitanti residenti (dati Istat 2001), chiamati castresi. Per raggiungere il paesino è necessario percorrere la statale 479 verso Scanno e poi proseguire per la stretta stradina che, tornante dopo tornante, si arrampica sul fianco della montagna per poi penetrare il crinale con una stretta galleria che conduce sull’atro lato della cresta ed entra in paese. La strada finisce qui, con un paio di parcheggi, per andare oltre è necessario proseguire a piedi. Poche case, tre Chiese, un circolo, un bar ed un B&B. Entrati nel borgo si è in Via della Fonte al termine della quale si raggiunge la piccola Piazza Risorgimento dove si erge la Chiesa parrocchiale di Santa Maria ad Nives (S. Maria della Neve), risalente al XVI secolo. Ancora più avanti si scorge l’arco Medioevale, porta di ingresso all’antico paese. Qui, fra vecchie case e vicoletti strettissimi, è la piccola chiesa della Madonna delle Grazie; a pochi metri dalla stessa, proseguendo per l'omonima via, ad un certo punto, si domina il vasto panorama della caratteristica valle che racchiude i paesi di Anversa, Cocullo e il Casale, ed in lontananza, uno scorcio della Valle Peligna. Tornando indietro, all'uscita della citata porta d'ingresso, sulla destra, imboccando Via Fuori la Porta, si può ammirare la valle del Sagittario, con le sue pittoresche gole, ove fino agli anni 1920 scorreva il fiume Sagittario. Proseguendo per la scoscesa scalinata si esce dal borgo e si raggiunge la cresta del Colle S. Michele sul quale si erge la chiesetta di San Michele Arcangelo, risalente al XII secolo, patrono del luogo. Ancora poche centinaia di metri su buon sentiero permettono di raggiungere la sommità dell'omonimo colle con bella vista, a volo d'aquila, su Anversa degli Abruzzi. A Castrovalva, circa ottant’anni fa, giunse Maurits Cornelius Escher, un artista olandese, esploratore solitario dei sentieri più impervi dell’Abruzzo, alla ricerca di luoghi magici. A Castrovalva Escher dedicò una bellissima litografia. Guardando il dipinto sono visibili, in secondo piano, in basso a destra, Anversa degli Abruzzi, e dietro, in lontananza, Cocullo. La litografia, realizzata nel 1929 e attualmente esposta al Museum of Art di Washington, è considerata da moltissimi critici quella di più alto spessore del periodo paesaggistico di Escher. All’artista olandese le autorità comunali hanno deciso di dedicare l'ultimo tornante prima dell'ingresso al paese dal quale è possibile osservare Castrovalva dalla medesima prospettiva ritratta nella litografia. Castrovalva deriva il suo nome da Castrum de Valva e questo ne testimonia sia l'appartenenza all'antica diocesi dei Valva, che aveva sede nella basilica di San Pelino a Corfinio, sia la realtà, peraltro molto evidente, di borgo fortificato, dal latino castrum. L'antico borgo fortificato dominava l'alta valle del Sagittario e controllava uno degli accessi della Valle Peligna. © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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Gennaio 2021
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