Tra i tanti tesori custoditi dalle montagne d’Abruzzo uno dei più importanti e pregiati è sicuramente il ghiacciaio del Calderone al Gran Sasso d’Italia. Le stupende vette rocciose del Corno Grande lo proteggono e lo custodiscono come in uno scrigno, quasi a simulare un abbraccio materno. Il contesto paesaggistico che si mostra al visitatore è uno dei più straordinari di tutto l’Appennino e ha poca da invidiare ai paesaggi Alpini
Il piccolo ghiacciaio, unico ghiacciaio dell’Appennino, si sviluppa ad una quota compresa tra i 2.650 m e i 2.850 m ed ha attualmente uno spessore massimo di circa 25 metri per una superficie di circa 4,5 ettari. In estate, dopo il completo scioglimento delle nevi superficiali, il ghiacciaio risulta quasi interamente ricoperto dai detriti rocciosi che si sfaldano delle pareti rocciose circostanti e per questa sua caratteristica i glaciologi lo definiscono un "piccolo ghiacciaio nero". Tuttavia è proprio grazie alla sua copertura detritica che il ghiacciaio è riuscito a conservarsi fino ai giorni nostri e a non estinguersi nonostante, per la sua latitudine di 42°28' N, sia da considerarsi il ghiacciaio più meridionale d'Europa. Al fine di seguirne l’evoluzione, dal 2003 l’associazione meteorologica aquilana Caput Frigoris, formata da un gruppo di appassionati della montagna e della meteorologia, ha iniziato un monitoraggio sistematico delle condizioni di innevamento del ghiacciaio pubblicando i risultanti delle ricerche al seguente link: www.caputfrigoris.it/calderone.htm. Altre informazioni sullo stato di salute del ghiacciaio possono essere reperite su: http://nuke.ilcalderone.biz/gransasso/GhiacciaiodelCalderone © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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