Tra la pianura agricola della conca Peligna e il Parco Regionale del Sirente-Velino, il fiume Aterno ha scavato nel corso dei millenni un canyon lungo sei chilometri costruendo un suggestivo ed impervio paesaggio incastonato tra le pareti rocciose dei Monti Mentino e Urano ed oggi conosciuto con il nome di Gole di San Venanzio. Alte pareti di roccia calcarea sulle quali hanno trovato il loro habitat ideale l’Aquila Reale, il Falco Lanario, il Falco Pellegrino, l’Astore e lo Sparviere.Autentica “porta di accesso” alle gole è il bellissimo eremo di San Venanzio, risalente al XV secolo, costruito tra le due sponde nel punto più stretto del canyon.
Da sempre frequentato dall’uomo, tra le pareti rocciose delle gole sono state rinvenute in ottimo stato di conservazione pitture rupestri risalenti al periodo del Neolitico (circa 6.000 anni fa). Risalgono invece a circa 2.000 anni fa uno stupendo acquedotto romano, lungo cinque chilometri e scavato interamente nella roccia, e la Rava Tagliata, un’antica via di comunicazione che collegava la Valle Peligna con la Valle Subequana, anch’essa scavata nella roccia e sospesa a precipizio sulle gole. In prossimità dell’eremo sono presenti i resti di un vecchio mulino ad acqua, preziosa testimonianza di archeologia industriale, di cui sono ben visibili i tre archi in pietra per il passaggio dell’acqua e l’alimentazione delle pale che azionavano le macine all’interno. All’ingresso delle gole, invece, nella sottostante pianura di origine alluvionale, sgorgano le acque sulfuree della sorgente Solfa. In corrispondenza della sorgente, resti di antiche mura attestano una frequentazione del luogo risalente almeno al II secolo a.C. Dal 1998 questo bellissimo angolo d’Abruzzo ricco di storia e natura è diventato, con legge della Regione Abruzzo, un’area naturale protetta denominata Riserva naturale guidata Gole di San Venanzio, che si estende per 1072 ettari. La sede operativa della Riserva e il suo punto di accoglienza sono situati nella vicina Raiano, paese famoso per la produzione di ciliegie. Oltre alle bellissime chiese e alla torre medievale, nel paese merita una visita il Museo storico “Frantoio Fantasia”, attivo fin dal 1844, anch’esso straordinario elemento di archeologia agricolo-industriale con al suo interno uno splendido torchio pliniano caratterizzato, al centro, da una trave di quercia lunga sei metri. Nella vasca di macinazione campeggia un’enorme ruota in pietra, detta mola del trappeto. Nel trappetus romano troviamo poi l’oliviera, dove venivano stoccate le olive trasportate dai contadini in sacchi di iuta. Il frantoio ospita ogni anno l'iniziativa ''L'olivo racconta: un percorso didattico e gastronomico che attraversa la cultura e l'economia legata alla coltivazione dell'olivo. Informazioni utili: Sede della Riserva (ufficio informativo): 67027 Raiano (AQ) - Viale Medaglia d'Oro "G. Di Bartolo", nei pressi del Palazzo Municipale Recapito telefonico: 0864 726058 Indirizzo e-mail: info@golesanvenanzio.it Eremo di San Venanzio, aperture per la visita al pubblico: da Giugno a Settembre il sabato e la domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00 Sono previste aperture straordinarie in alcuni particolari giorni dell'anno (25 aprile, Pasqua e Pasquetta, 1° maggio, ecc.) © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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Gennaio 2021
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