Su un pianoro sopra l’altopiano di Navelli, attraversato dalla Via Claudia Nova, che congiungeva la Salaria con la Valeria, tra la Valle dell’Aterno e quella del Tirino, sorgeva la città di Peltuinum, abitata dapprima dai Vestini ed in seguito occupata e ricostruita dai Romani tra il I secolo a.c. e il I secolo d.c.
Della città si conservano attualmente i resti dei bastioni e di lunghi tratti della cinta muraria, il Foro, dominato da un grande Tempio dedicato ad Apollo, e il Teatro augusteo costruito in parte sfruttando il pendio della collina ed in parte in elevato. La città di Peltuinum ebbe anche un importantissimo ruolo strategico, sia economico che politico, nel controllo dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. L’altopiano infatti era attraversato dal regio tratturo che collega l'Abruzzo con la Puglia. La vita della città terminò nel IV sec., probabilmente a causa di un forte terremoto. Alla fase di abbandono della città seguì un'attività di spoliazione del materiale edilizio riutilizzati nei castelli e nelle chiese della vallata per costruire capitelli, colonne e decorazioni architettoniche. Il sito di Peltuinum è oggi compreso nel territorio dei comuni di Prata d'Ansidonia e San Pio delle Camere in uno scenario montano di grande bellezza, incorniciato a nord dal massiccio del Gran Sasso e a sud dal gruppo montuoso del Sirente-Velino. Come arrivare: Autostrada A24-A25 Roma-Pescara. Uscire al casello autostradale di Bussi. Proseguire per L'Aquila. Oltrepassato il bivio per San Pio delle Camere proseguire ancora per altri 2,5 km e, non al primo, ma al secondo bivio per Castelnuovo (indicazioni turistiche per Peltuinum) girare a sinistra. Dopo 2 km, a sinistra, inizia una strada sterrata (indicazioni) che in circa 200 m raggiunge il sito archeologico. © Ercole Di Berardino - esploramonti.it - All rights reserved E' vietata la riproduzione di testi ed immagini senza l'autorizzazione scritta da parte dell'autore.
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Gennaio 2021
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