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ALLA RICERCA DELLA WILDERNESS ASSOLUTA

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Traversata della MONTAGNA DI GODI


Gruppo montuoso
La Montagna di Godi è una dorsale montuosa dalla caratteristica forma allungata, con estensione Nord – Sud, situata nel cuore dei Monti Marsicani e ricadente nei territori di Villetta Barrea e Scanno. Il massiccio montuoso culmina a Nord con il Monte Godi che, con i suoi 2.011 m, ne rappresenta l’elevazione principale, e a Sud con il boscoso Monte Mattone che domina le case di Villetta Barrea. La dorsale montuosa corre parallela a quella della Serra Rocca Chiarano (a Est) e a quella del Monte Marsicano (a Ovest). Con quest’ultima condivide una porzione della Riserva Integrale Feudo Intramonti, una delle aree più importanti del Parco Nazionale d’Abruzzo.  
Presentazione dell'itinerario
Itinerario insolito che, allontanandosi dai soliti percorsi segnalati, permette di attraversare l’intera dorsale montuosa della Montagna di Godi con una lunga e solitaria cavalcata da Sud a Nord.
Si tratta di un itinerario particolarmente interessante per l’ambiente selvaggio che si attraversa, per l’isolamento e per lo splendido panorama che offre durante quasi tutto il suo sviluppo. Panorama che spazia su tutto il Parco Nazionale, con affacci ravvicinati e particolarmente interessanti sulla Camosciara, sul bel versante Est del Monte Marsicano e sulla Serra di Rocca Chiarano, nonché verso il Gran Sasso, il Sirente e la Majella. Inoltre, se percorso in autunno, molto probabile è l’avvistamento di branchi di cervi che numerosi frequentano le praterie sommitali poco al di sopra della fascia boschiva. 

Percorso Proposto
SR 479 - La Montagnola - Pozzi di Godi - MONTE GODI (2.011 m) - Valle dei Campanili -  Bocca di Pantano

Accesso stradale
Autostrada A25-A24 Pescara-Roma, uscita al casello di Cocullo. Proseguire per Anversa degli Abruzzi e Scanno. Da Scanno proseguire in auto lungo la SR n. 479 per Passo Godi e Villetta Barrea. Oltrepassate le strutture turistiche di Passo Godi e il rifugio Selvabella, si raggiunge un evidente tornante a sinistra, a quota 1.378 m. Qui si parcheggia.
Punto di partenza
SR 479 Scanno-Villetta Barrea, località Pagliara, quota 1.378 m
Tempo di percorrenza
5h00' - 6h00'
Difficoltà
EE = Escursionisti Esperti 
Dislivello
Salita: 900 m circa - Discesa: 700 m circa

Periodo consigliato
da giugno a novembre
Segnaletica
Bianco-rossa con segnavia H4 fin sulla cresta della Montagnola. Assente sulla lunga cresta della Montagna di Godi. Di nuovo bianco-rossa nel tratto finale di salita al Monte Godi. Assente nel tratto di discesa dalla cresta Nord del Monte Godi.
Descrizione
Nei pressi del tornante dove si è parcheggiato, sulla destra, ha inizio un evidente sentierino (inizialmente non segnato) che si dirige in ripida salita verso la montagna entrando quasi subito nel bosco. Dopo poco si incontra una palina in legno con segnaletica bianco-rossa e segnavia H4. Il sentiero prosegue a destra e, sempre molto ripido e faticoso, inizia a risalire con strette svolte il boscoso fianco orientale della Montagnola. 
Si esce dal bosco a quota 1.720 m circa in corrispondenza della sorgente Montagnola, una grossa cisterna in muratura con annessa fonte che noi abbiamo trovato secca. Si prosegue dietro la sorgente piegando man mano a destra ed in breve ci si affaccia su una valletta in fondo alla quale è situato il rifugio Montagnola. Senza raggiungere il rifugio si piega a sinistra e si percorre una lunga diagonale a mezzacosta con bella vista sul Lago di Barrea. Si raggiunge la cresta di fronte ad uno spettacolare panorama sull’anfiteatro della Camosciara e, più a destra, sul Monte Marsicano con i caratteristici valloni che ne incidono il versante orientale. Il nostro itinerario prosegue ora a destra e inizia a percorrere la lunghissima dorsale della Montagna di Godi. D’ora in poi si procederà a vista in quanto non ci sarà più la segnaletica a guidare i nostri passi né, tanto meno, un sentiero evidente e ben marcato. Ad ogni modo, se la visibilità è buona, non ci dovrebbero essere problemi ad orientarsi.
Il primo tratto di cresta ci conduce sulla tondeggiante cima della Montagnola (1.939 m). La cima indicata sulla cartografia non corrisponde con quella sulla quale è stato eretto un ometto di pietre. Quest’ultima, infatti, si trova leggermente spostata a sinistra (Ovest) rispetto a quella segnalata sulla carta, sulla quale tra l’altro non è stata posta nessuna indicazione segnalatrice e quindi, molto probabilmente, ci si transiterà sopra senza accorgersene. Dalla cima con ometto di pietre, che si affaccia sulla boscosa Valle Ciavolara, proprio di fronte agli scoscesi pendii rocciosi del Monte Marsicano, si scende a destra (Nord-Nord Est) per andare a prendere una evidente traccia di sentiero che attraversa una valletta e poi risale aldilà. Si tratta di sentieri formatisi dal passaggio degli animali, in particolare cervi, e che collegano le numerose vallette e doline (se ne incontrano di grandissime) presenti in zona. Si abbandona la traccia di sentiero per salire su un altro cocuzzolo spostandoci progressivamente verso il versante che si affaccia sulla vallata di Godi. Si prosegue a vista aggi-rando vallette e grosse doline e salendo e scendendo un’altra serie di cocuzzoli. Si intercetta una nuova traccia di sentiero che raggiunge uno stazzo nei pressi dei “Pozzi di Godi” e un’altra grossa cisterna in muratura con annessa fonte (secca). Si sale sul cocuzzolo di quota 1.890 m che sormonta lo stazzo e in breve si raggiunge il margine di un boschetto (ometto di pietre). Sempre molto bello il panorama sul Monte Marsicano che, man mano che si procede, cambia di prospettiva.
Inizia ora il tratto un po’ più complicato dell’itinerario ai fini dell’orientamento in quanto si dovrà attraversare una fascia boscosa senza sentieri o tracce visibili. Cercherò di descrivere quello che ritengo essere la via più agevole. Dall’ometto di pietre di cui sopra, guardando verso Nord-Nord Ovest si nota un cocuzzolo con scarsa o nulla copertura boschiva. Il cocuzzolo, quotato 1.923 m sulla cartografia IGM, non va risalito ma aggirato a destra. Fin quando possibile si proseguirà senza entrare nella faggeta dopodiché si cercherà di attraversarla dove il sottobosco è meno invadente, mantenendo sempre la direzione Nord Ovest come riferimento. Il tratto di faggeta da superare è comunque molto breve ed in poco tempo ci si ritroverà fuori da essa di fronte ad un’ampia valle che proviene da sinistra. Qui si incrocia un sentiero proveniente dal Ferroio di Scanno e lo si segue a destra. In breve si raggiunge una sella erbosa sulla quale troviamo anche la segnaletica bianco-rossa del sentiero che sale dalle piste da sci di Passo Godi. Seguendo la segnaletica si prosegue ora sinistra. Risalito un pendio di erba e sassi si raggiunge una cresta (ometto di pietre) da dove ormai la vetta del Monte Godi è “a portata di mano”. Da questo punto, sempre seguendo la segnaletica, si evita di risalire la cresta alla nostra destra contrassegnata da un grosso ometto di pietre, ma si prosegue dritti tagliando a mezzacosta la testata di un anfiteatro vallivo fino a raggiungere la rocciosa cresta Est del Monte Godi che in breve ci conduce in vetta (due ometti di pietre, uno dopo l’altro, 2.011 m). Molto bello il panorama su gran parte dei monti del parco, il Gran Sasso e la Majella.
Per la discesa, tornati indietro sui propri passi per alcune centinaia di metri (lineari), si percorre tutta la bella cresta che contorna l’anfiteatro Nord del Monte Godi fino a risalire sul cocuzzolo di quota 1.997 m. Da qui, per via intuitiva, sempre in cresta, inizia una discesa abbastanza ripida. Superata una breve fascia boscosa si prosegue su pendii aperti, senza via obbligata, fino a raggiungere la sterrata che attraversa la Valle dei Campanili. Si segue la sterrata a destra e in breve si raggiunge la SR 479 in località Bocca di Pantano, dove si sarà provveduto a lasciare una seconda automobile che permetterà di tornare al punto di partenza di questa bella e insolita traversata.   
Cartografia di riferimento
- Carta Escursionistica "Parco d'Abruzzo", scala 1:25.000, Iter Edizioni, Edizione 2012;
- Carta Escursionistica "Parco Nazionale d'Abruzzo, L. e M., scala 1:25.000, Ente Parco, Edizione 2009
Traccia GPS dell'itinerario
Clicca per scaricare gratuitamente la traccia GPS
File Size: 31 kb
File Type: zip
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.

Mappa Google Earth dell'itinerario
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. d'Abruzzo

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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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