AL COSPETTO DI UNO DEI PANORAMI PIU' BELLI DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO
Anello del MONTE GRECO
Gruppo montuoso Il Monte Greco è la cima più alta del gruppo dei Monti Marsicani. Sovrasta il borgo di Barrea e l'omonimo lago. Il massiccio è posto poco oltre il confine del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise ma e ricompreso nella zona di protezione esterna. Il massiccio montuoso è circondato da altipiani sconfinati di straordinaria bellezza. Presentazione dell'itinerario Percorso ad anello lungo e fisicamente impegnativo ma di grande soddisfazione, che permette di salire da Barrea al Monte Greco 2.285 m, belvedere privilegiato verso tutta la zona del gruppo La Meta – Camosciara e su quasi tutti i monti d’Abruzzo fino al Matese. Spettacolare, nonché unico, il colpo d’occhio su Barrea e il suo lago durante la discesa dal Vallone Rosso; sicuramente uno dei più bei panorami visti nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Percorso Proposto Barrea - Valle Capriola - Stazzo Ospeduco - Sella delle Gravare - MONTE GRECO (2.285 m) - Valle Pistacchia - costone dx orografica Vallone Rosso - F.te Cannarelle - Barrea Accesso stradale Per chi proviene da Pescara: autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita al casello di Pratola Peligna-Sulmona. Proseguire per Roccaraso. Da Roccaraso proseguire per Castel di Sangro e, quindi, Alfedena. Da Alfedena proseguire per Barrea. Per chi proviene da Roma: autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita casello di Pescina. Proseguire per Gioia dei Marsi, Pescasseroli, Villetta Barrea, Barrea. Punto di partenza S.R. 83 Marsicana, area di sosta camper nei pressi della diga sul fiume Sangro Tempo di percorrenza Salita: 3h15' - 3h45' circa. Discesa: 2h30' - 3h00' circa Difficoltà Impegnativo EE = per escursionisti esperti Dislivello 1.350 m circa Periodo consigliato da giugno a novembre in assenza di neve Segnaletica Sentiero n. J8 - J6 e J5 della nuova carta escursionistica del Parco Nazionale d'Abruzzo, L. e M. Descrizione Si parcheggia l’automobile sulla SR83 Marsicana nei pressi della diga sul fiume Sangro, in corrispondenza dell’area di sosta e punto di ristoro per Camper. Da qui ha inizio il sentiero J8 che da Barrea porta a Scontrone. Lo si segue salendo inizialmente a zig-zag tra muretti di pietra a secco con bella vista sulle case di Barrea che sembrano sospese sul baratro del vallone sottostante. Lasciato a sinistra il bivio per il sentiero J5 (da cui discenderemo l’anello) si prosegue sul sentiero J8 e in breve si raggiunge una zona prativa di pascolo frequentata da mucche e cavalli. Qui si incrociano diverse altre tracce generate dal passaggio degli animali; è sufficiente tuttavia seguire sempre il sentiero principale segnalato con segni di vernice bianco-rossa, a volta scoloriti e difficilmente individuabili, ma sempre presenti. In alto, alla nostra sinistra, è visibile il grande solco della Valle Capriola verso la quale ci stiamo dirigendo. Dopo circa una mezzora di cammino si raggiunge il bivio con il sentiero J6 che si inizia a seguire a sinistra, lasciando il sentiero J8 alla nostra destra. Qui la salita inizia a farsi più impegnativa e il sentiero, sempre molto ripido, raggiunge e risale la boscosa gola della Valle Capriola. In alto, alla nostra sinistra sono visibili le impressionanti pareti rocciose del Monte Chiarano ricche di grotte carsiche, una delle quali è visibile e raggiungibile con una brevissima deviazione di una cinquantina di metri dal sentiero principale, molto utile in caso di riparo di emergenza. Si esce dalla stretta gola intorno a quota 1.720 m (1h30’ dalla partenza), proprio sotto le pareti del Monte Chiarano, con alle nostre spalle un bel panorama sul Lago di Barrea con i suoi splendidi monti a farne da contorno. Il sentiero prosegue meno ripido, solo inizialmente su scomode pietraie, percorrendo l’ampia valle con indicazioni evidenti e costeggiando sempre i ripidi pendii settentrionali del crinale Monte Chiarano – Monte Greco. Attraversate alcune ampie radure pianeggianti costellate da enormi massi erratici, si giunge in vista dell’ampio pianoro di Ospeduco con visibili i ruderi dell’omonimo stazzo (2.020 m, 1h15’, 2h45’ dalla partenza). Qui si abbandona il sentiero segnato, che prosegue verso il Lago Pantaniello, e si va ad individuare una traccia, non segnata ma abbastanza evidente, che sale immediatamente dietro lo stazzo e sale su pietraie all’ampia sella tra il Monte Greco e la Serra delle Gravare. Dalla sella si prosegue a sinistra, dapprima su traccia evidente a mezzacosta e poi su prati (ometti di pietra), per risalire il ripido pendio che culmina sulla vetta del Monte Greco (2.285 m, 0h30’, 3h15’ dalla partenza). La visuale è fantastica e l'occhio si perde nella bellezza del paesaggio Abruzzese che coniuga placide valli d’alta quota a splendide cime ben oltre i 2.000 metri. Sono visibili gran parte dei monti d’Abruzzo fino ai monti del Molise. Per la discesa ci si abbassa leggermente verso la Valle Pistacchia per intercettare una traccia di sentiero che percorre i prati diagonalmente in direzione Sud-Sud Est (utili per individuare il sentiero paletti di legno e segni bianco rossi sulle pietre). La traccia raggiunge il fondo della Valle Pistacchia poco prima che questa si congiunga con il Vallone Rosso. Qui si intercetta il sentiero J5 che evita di addentrarsi nel fondo del vallone ma piega a destra a mezza costa, inizialmente pianeggiante ed in seguito via via più ripido e scomodo. In breve, si raggiunge una cresta con bellissimo panorama verso il Lago di Barrea, Civitella Alfedena e La Camosciara, proseguendo nelle discesa si raggiunge un altro bellissimo punto panoramico dove si ha il più bel colpo d’occhio su Barrea ed il suo lago. Un panorama mozzafiato nel vero senso della parola. Si prosegue in ripida e scomoda discesa su una traccia a tratti non ben segnalata, che porta inevitabilmente a perderla con facilità. Oltrepassato un grosso riparo sotto roccia, si raggiunge il bosco e il sentiero diventa molto comodo ed ottimamente segnalato. Si esce dal bosco in corrispondenza dello sbocco del Vallone Rosso vero e proprio e si prosegue facilmente fino ad un’ampia radura. Qui iniziano alcuni problemi di orientamento dovuti alle numerose tracce di animali da pascolo che si confondono con il sentiero principale, è necessario pertanto stare molto attenti ad individuare la segnaletica. Raggiunta la Fonte delle Cannarelle si piega subito a sinistra (fare attenzione perché c’è anche un traccia che prosegue dritta) e percorrendo un sentiero un po’ chiuso tra gli arbusti, ma comunque comodo, ci si ricongiunge con il sentiero J8 percorso all’andata. In breve e con facilità si ritorna al punto di partenza (2h30’ dalla vetta del M. Greco). Cartografia di riferimento - Carta Escursionistica "Parco Nazionale d'Abruzzo, L. e M., scala 1:25.000, Ente Parco, Edizione 2009 Traccia GPS dell'itinerario ![]()
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PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M. Mappa Google Earth dell'itinerario
GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.