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UNA EMOZIONANTE CAVALCATA TRA VALLI, MONTI E CRESTE

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MONTE MARSICANO dalla Valle del Tasso

Gruppo montuoso
Il Monte Marsicano è una delle cime più alte dei Monti Marsicani. E’ situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo al termine di una lunga costiera che, con direzione Nord Ovest-Sud Est, ha inizio con la Serra Cappella, prosegue con il Colle dell’Angelo e culmina con il Monte Marsicano e il Monte Forcone. Costiera che a Nord è chiusa dalla valle della Canala di Pescasseroli e a Sud dalla Valle Ciavolara e dalla Val di Sangro. La vetta domina con ripide pareti rocciose il caratteristico ed aereo paesino di Opi e la Val di Sangro. I versanti Nord e Nord Est racchiudono la testata dell’alpestre e selvaggia Valle Orsara, sulla quale scendono con una parete rocciosa incisa da un ampio circo di origine glaciale.
Presentazione dell'itinerario
Fra tutti gli itinerari che raggiungono la vetta simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, quello qui proposto è sicuramente il più interessante ed appagante sia da un punto di vista paesaggistico che da un punto di vista naturalistico. Il percorso, mai monotono, attraversa fasce di bosco, valli e crinali d’alta montagna in un susseguirsi di panorami sempre diversi e via via più ampi che arrivano ad abbracciare quasi tutti i monti d’Abruzzo fino al Matese.
I luoghi attraversati sono, inoltre, luoghi di particolare importanza per la fauna del parco ed in particolare per l’orso e per il cervo. Quest’ultimo si fa facilmente ascoltare ed osservare nel periodo degli amori quando è  possibile assistere ai suoi rituali di corteggiamento e di controllo dell’harem. Uno degli spettacoli più emozionanti e coinvolgenti cui è possibile assistere in natura e che per molto tempo rimarrà impresso nelle mente di chi ha avuto la fortuna di assistervi.

Percorso Proposto
Sorgenti del Tasso - Stazzo di Camporotondo - Stazzo della Corte - Sella Orsara - MONTE MARSICANO (2.245 m) - ritorno per la Valle del Campitello e il Ferrorio di Scanno
Accesso stradale

Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita al casello di Cocullo. Proseguire per Anversa degli Abruzzi e Scanno. Da Scanno proseguire in auto lungo la SS n. 479 per Passo Godi e Villetta Barrea. Superati una serie di tornanti, subito prima di un ponticello, si prende a destra la strada (inizialmente asfaltata) che conduce alle Sorgenti del Tasso (indicazioni per ristorante “Il Ranch”) e la si risale fin dove è possibile (in genere quota 1.300 m). Se si possiede un’auto 4x4 è possibile risalire tutta la valle del Tasso fino alle sorgenti (1.489 m), nei cui pressi si parcheggia.
Punto di partenza
Valle del Tasso (quota variabile dai 1.300 m ai 1.489 m)
Tempo di percorrenza
Salita: 3h30' - 4h00' circa. Discesa: 2h30' - 3h00' circa
Difficoltà
Abbastanza impegnativo
E = Escursionistico 
Dislivello
Variabile dai 1.200 m ai 1.300 m circa

Periodo consigliato
da giugno a novembre
Segnaletica
Sentiero n. 21 e n. 20 della carta dei sentieri “Alta Valle del Sagittario”. Segni di vernice bianco/rossa. Condizioni della segnaletica appena sufficienti.
Descrizione
Parcheggiata l’auto si risale a piedi la carrareccia della Valle de l Tasso seguendo le indicazioni per lo Stazzo di Camporotondo. Superato un brevissimo tratto più ripido la strada sterrata spiana ed entra nel bosco. Proseguendo, con alcuni saliscendi si raggiunge una prima piccola radura e dopo un tratto in leggera salita un radura più ampia, nota ai locali con il nome di “viperaio”. Sempre seguendo la pista si sale ad una sella che si affaccia sul grande altipiano di Camporotondo in fondo al quale è posto l’omonimo rifugio, che si raggiunge dopo aver attraversato tutta la piana. A questo punto, avendo di fronte il rifugio, si prende a sinistra, si attraversa la conca erbosa (vegetazione alta in estate) e si risale aldilà per tracce di sentiero, avendo come punto di riferimento un’ampia sella pianeggiante. Raggiunta in breve la sella, si continua dritti per un sentiero segnato, via via più evidente, che, a mezzacosta, raggiunge una piccola selletta che divide due cocuzzoli. Dalla sella si ridiscende nella conca sottostante per risalire subito dopo, con ampi zig-zag, un bel anfiteatro in direzione della sella rocciosa che separa il Monte del Campitello dalla Serra del Campitello e che si affaccia sul sottostante piano della Corte.
Si scende ora in direzione del vicino Stazzo della Corte (diroccato) e da qui si prosegue mantenendosi sul bordo destro dell’ampio altipiano. Si lascia a destra il sentiero che scende in direzione della sottostante e boscosa Val di Corte e si prosegue a sinistra avendo sempre come punto di riferimento la ripida cresta del Monte della Corte che abbiamo di fronte (direzione Sud-Est).
Si prosegue a vista per tracce di sentiero facendo attenzione ad individuare i segni di vernice bianco-rossa presenti qua e la sulle rocce. Dopo alcuni brevi saliscendi si comincia a risalire l’ampio e ripido costolone del Monte della Corte mantenendosi inizialmente un po’ a sinistra del “filo” di cresta. I segni di vernice sono sempre presenti ma in alcuni casi difficilmente individuabili, non ci si può comunque sbagliare perché è necessario raggiungere l’ampia cresta sommitale sulla quale è posto un grosso ometto di pietra. Usciti in cresta, si prende a sinistra e si prosegue a mezzacosta aggirando a destra la vetta del Monte della Corte. Si raggiunge così l’ampia Sella Orsara che divide la bella Valle Orsara dalla Val di Corte. Si continua seguendo la cresta, aggirando a sinistra un prominenza rocciosa, dopodiché si devia a sinistra e si inizia a risalire con alcuni zig-zag il ripido pendio che conduce sull’anticima del Monte Marsicano dove il panorama di colpo si apre sulla conca di Pescasseroli e su tutti i restanti monti del parco. Si prende ora a sinistra e si segue l’evidente sentiero che risale l’ampia cresta del Marsicano fino al grosso ometto di pietra posto sul suo punto più elevato (2.252 m, 3h30’).
Al ritorno, è possibile variare e rendere ancor più interessante l’escursione scendendo per la Valle del Campitello e il Ferroio di Scanno. In tal caso, ripercorso l’itinerario dell’andata fino allo Stazzo diroccato della Corte, anziché risalire alla sella soprastante (da cui siamo scesi all’andata) si prende decisamente a destra per seguire il sentiero (segni di vernice bianco-rossi) che a mezzacosta porta al vicino Valico del Campitello che dà accesso all’omonima valle.
Si scende nella valle su bel sentiero e si attraversa un bellissimo bosco di faggi fino a raggiungere l’ampia radura del Coppo del Campitello dove il sentiero diventa strada sterrata. Si rientra per un breve tratto nel bosco e si raggiunge un bivio. Si prende a sinistra in leggera discesa e dopo poco si esce definitivamente dal bosco. Si percorre tutta la sterrata, si risale per un breve tratto alla sella del Ferroio di Scanno, e si raggiunge l’ampia cresta che separa la Valle del Tasso (a sinistra) dalla conca di Zio Mass (a destra). Un’ampia curva a sinistra riporta in breve al punto di partenza.
Cartografia di riferimento
- Carta Escursionistica "Alta Valle del Sagittario", scala 1:30.000, APT Scanno;
- Carta Escursionistica "Parco d'Abruzzo", scala 1:25.000, Iter Edizioni, Edizione 2012;
- Carta Escursionistica "Parco Nazionale d'Abruzzo, L. e M., scala 1:25.000, Ente Parco, Edizione 2009
Traccia GPS dell'itinerario
Clicca per scaricare gratuitamente la traccia GPS
File Size: 12 kb
File Type: zip
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.

Mappa Google Earth dell'itinerario
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In rosso l'itinerario di salita. In giallo quello di discesa.

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. d'Abruzzo

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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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