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IN MTB COSTEGGIANDO IL FIUME PIU' PULITO D'ITALIA

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MONTE ROCCATAGLIATA e VALLE DEL TIRINO

Presentazione itinerario
Ci troviamo nella Valle del Tirino, al margine meridionale del Parco Nazionale del Gran Sasso, tra le province di L’Aquila e Pescara. La Valle del fiume Tirino grazie alla presenza di decine di chilometri di strade sterrate si presta particolarmente alla pratica della mountain bike. Gli itinerari di fondovalle tuttavia, pur se molto scorrevoli e divertenti, non presentano mai dislivelli rilevanti e questo potrebbe non attirare i bikers più ardimentosi. A tutti costoro si rivolge il percorso qui proposto che, al piacere e alla scorrevolezza dei percorsi di fondovalle, aggiunge una lunga e panoramica salita verso il Monte di Roccatagliata, bellissima montagna a doppia punta dalla forma inconfondibile, e ai ripetitori del Monte di Pietra Corniale.
Percorso proposto
Bussi sul Tirino - Monte Roccatagliata - Valle del Tirino - Capodacqua - Bussi sul Tirino 
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara. Uscita casello autostradale di Bussi-Popoli. Si prosegue in direzione Popoli, alla prima rotatoria si gira a destra e si prosegue in direzione L'Aquila per circa 3 km quindi si entra in Bussi sul Tirino e si parcheggia proprio all'ingresso del paese. 
Punto di partenza
Bussi sul Tirino (345 m s.l.m.) 
Tempo di percorrenza
3h00’ – 3h30’ (escluse le soste) 
Difficoltà
TC/TC 
Dislivello
1.050 m circa 
Lunghezza
42 km 
Percentuale di sterrato
80 % 
Percentuale di ciclabilità
100 % 
Periodo consigliato
Tutto l'anno
Descrizione
Punto di partenza di questo itinerario è il centro abitato di Bussi sul Tirino. Usciti al casello autostradale Bussi-Popoli si prosegue per qualche chilometro in direzione L’Aquila ed entrati a Bussi si parcheggia proprio all’ingresso del piccolo paese (quota 315 m).
Dal parcheggio si inizia a pedalare addentrandosi per le vie del paese, dirigendosi verso il cimitero di Bussi dove termina l’asfalto è inizia una comoda carrareccia che sale verso il Monte Roccatagliata.
La salita è bella, con fondo stradale discreto e pendenze mai eccessive. La classica salita che, con il giusto allenamento, potrebbe essere percorsa a ritmo sostenuto.
Aggirata una sbarra che chiude l’accesso alle automobili, la carrareccia prosegue all’interno di un rado boschetto alternando lunghi traversi a serie di tornanti che fanno guadagnare quota dolcemente e quasi senza accorgersene. Al km 4,20 si supera un casolare in cemento (quota 615 m).
Salendo la vista inizia a spaziare su tutta la vallata del Tirino fino alle vette del Gran Sasso. Al km 6,20 ci si affaccia invece sulle gole di Popoli.
Al km 7,20 si raggiunge un casolare di pastori e la Fonte Canale (quota 830 m), dove è possibile riempire le borracce.
Si prosegue sempre in salita e dopo un altro km, in corrispondenza di una curva a destra, a quota 870 m, si raggiunge uno slargo dove è possibile ammirare un magnifico panorama sulla Valle Peligna, sulla Valle del Tirino e sul versante aquilano del Gran Sasso.
Si riprende a pedalare e percorsi ancora qualche centinaia di metri, al km 9,00 (quota 850 m) , si transita sotto la grossa cuspide rocciosa a doppia punta del Monte Roccatagliata.
Segue una breve discesa che raggiunge un bivio. Qui si prende a destra e si continua a scendere ancora per un po’, dopodiché una breve risalita porta a raggiungere il valico di Colle Sodo e ad affacciarci su Pescosansonesco, sulla Val Pescara e sul lontano Mare Adriatico (km 10,00, quota 800 m).
Lasciata a destra la pista che scende verso Pescosansonesco si prosegue a sinistra per una salita molto ripida che, se fangosa, potrebbe costringere a scendere dalla bici. Percorsi circa 500 metri la pendenza si addolcisce. Segue un altro chilometro di saliscendi che porta a raggiungere una stradina asfaltata che sale da Pescosansonesco. Breve discesa e di nuovo salita fino a valicare nei pressi dei ripetitori di Monte Pietra Corniale, 995 m di quota e punto più alto dell‘itinerario.
Inizia ora una lunga discesa di circa 7,00 km su una stretta stradina asfaltata che, dopo un’infinita serie di stretti tornanti, riporta nei pressi dal paese di Bussi. La discesa non è mai eccessivamente ripida ma il brecciolino presente sulla sede stradale e, in particolare, in prossimità dei tornanti la rendono abbastanza insidiosa e da affrontare con cautela.
Terminata la discesa (km 19,60, quota 365 m), quasi all’inizio di un lungo rettilineo, si prende a destra la prima stradina sterrata che si incontra. La stretta carrareccia si snoda nel primo tratto lungo due filari di querce che formano quasi un tunnel alberato in uno scenario naturale molto suggestivo. Questo tratto coincide con un tratto dell’antica Via Claudia Nova fatta costruire dall’imperatore Claudio nel I sec. a.c.
La carrareccia nei primi chilometri scorre molto veloce sotto le ruote e si riescono a toccare agevolmente i 30 kmh. Seguono alcuni saliscendi e dei brevi strappetti e si incrociano parecchie stradine laterali secondarie.
Proseguendo sempre dritti, al km 25,60 (circa 6,5 km dall’inizio della sterrata) si incrocia una strada asfaltata ed un’azienda agricola superata la quale si gira subito a destra riprendendo la strada sterrata e dopo circa 700 m si arriva alla piccola frazione di San Martino (km 26,40, quota 364 m). Mantenendo sempre la destra, si prosegue su fondo molto scorrevole e divertente e, quasi senza accorgercene, al km 28,00 si raggiunge il lago artificiale di Capo d’Acqua, la più corposa delle tre sorgenti del fiume Tirino (quota 350 m).
Si riprende a pedalare su strada asfaltata, costeggiando per un breve tratto il lago,  quindi si svolta a sinistra su una pista erbosa che con il procedere comincia a compiere un lungo giro verso destra e poi verso sinistra fino a portarsi quasi sotto il borgo di Capestrano. Qui si intercetta un’altra strada asfaltata che si segue a sinistra. In corrispondenza di un casolare si gira nuovamente a sinistra su una strada sterrata che scende in direzione del fiume. Qualche centinaio di metri e si prende a destra una stradina di terra che attraversa un campo coltivato. Attraversato il campo si intercetta una strada asfaltata che si segue a sinistra.
Si continua in discesa fino a raggiungere al km 34,00 il Ponte di San Martino con stupenda vista sulle limpidissime acque del fiume Tirino che in questo punto offre delle sfumature di colori che vanno dall’azzurro, al turchese, al verde smeraldo e sulle quali si rispecchia la vegetazione circostante. Questo punto corrisponde al punto d’imbarco per emozionanti escursioni in canoa accompagnati da esperti operatori della cooperativa Il Bosso che gestisce la Riserva Naturale del fiume Tirino.
Oltrepassato il ponte si prende a destra una strada sterrata molto scorrevole che costeggia il fiume. La seguiamo incrociando di tanto in tanto dei punti di osservazione attrezzati dai quali è possibile ammirare, con un po’ di fortuna, la fauna tipica del luogo (Aquila Reale, Poiana, Trote ecc.).
Al km 36,50 si supera il bivio per la bella chiesa di San Pietro ad Oratorium risalente al 756 d.c.. Proseguendo dritti si costeggia un grande centro di allevamento delle trote e dopo una lunga serie di brevi saliscendi si raggiungono le prime case di Bussi e, quindi, il punto di partenza del nostro itinerario. 
Traccia GPS
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Mappa Google Earth e Altimetria dell'itinerario

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica del ciclo-escursionismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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