SCALA DELLE DIFFICOLTA' PER L'ESCURSIONISMO INVERNALE
Da alcuni anni nella stagione invernale si sta affermando, come evoluzione dell'escursionismo estivo, una forma di escursionismo basato sull'impiego delle racchette da neve, anche chiamate ciaspole. E' prevalentemente un'attività svolta da coloro che non potendo o non volendo cimentarsi nella pratica dello scialpinismo decidono di affrontare l'ambiente montano invernale utilizzando un'attrezzatura alternativa ma comunque funzionale allo scopo.
Tuttavia la frequentazione della montagna in inverno presuppone apposite conoscenze nonché l'adozione di comportamenti specifici consoni alla severità e alla pericolosità di un ambiente che, seppur affascinante, non lascia spazio a trascuratezze e improvvisazioni.
In questo sito verranno descritti itinerari invernali perlopiù sicuri e che possono essere ricondotti ad una scala di difficoltà di tipo EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato) ossia: itinerari in ambiente innevato che richiedono l'utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità.
Ad ogni modo a tutti coloro che intendessero frequentare la montagna d'inverno mi sento di consigliare la frequentazione di appositi corsi di escursionismo organizzati dalle varie sezioni del Club Alpino Italiano competenti per territorio.
Tuttavia la frequentazione della montagna in inverno presuppone apposite conoscenze nonché l'adozione di comportamenti specifici consoni alla severità e alla pericolosità di un ambiente che, seppur affascinante, non lascia spazio a trascuratezze e improvvisazioni.
In questo sito verranno descritti itinerari invernali perlopiù sicuri e che possono essere ricondotti ad una scala di difficoltà di tipo EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato) ossia: itinerari in ambiente innevato che richiedono l'utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità.
Ad ogni modo a tutti coloro che intendessero frequentare la montagna d'inverno mi sento di consigliare la frequentazione di appositi corsi di escursionismo organizzati dalle varie sezioni del Club Alpino Italiano competenti per territorio.
SCALA DELLE DIFFICOLTA' SCIALPINISTICHE
Per la valutazione delle difficoltà degli itinerari scialpinistici presentati si fa riferimento alla tradizionale scala Blachère che viene adottata nella maggior parte delle guide di sci alpinismo.
La scala Blachère assegna a ogni itinerario un grado di difficoltà per descrivere complessivamente una serie di parametri quali la lunghezza e il dislivello dell'itinerario, la ripidezza e la continuità dei pendii, la presenza di tratti esposti, eventuali pericoli oggettivi. La scala adotta poi la lettera "A" (alpinista) nel caso in cui siano previste difficoltà di carattere alpinistico, che implicano, oltre all'uso di attrezzatura idonea anche l'eventuale necessità di progredire in cordata, attraversamento di ghiacciai crepacciati, tratti di arrampicata, superamento di pendii ghiacciati, ecc.
La difficoltà di un itinerario fa riferimento ad una situazione di normalità cioè a buona visibilità e vento debole con condizioni di neve discrete ma non particolarmente favorevoli. Tuttavia, nella giornata scelta per effettuare l'escursione la situazione reale potrebbe presentare delle condizioni peggiori; ad esempio visibilità ridotta oppure forte vento, neve ghiacciata oppure crostosa o pesante o gessosa. Si tenga presente che le difficoltà di discesa sono spesso determinate più dal tipo di neve che dall'inclinazione del pendio.
Scala Blachère
La scala Blachère assegna a ogni itinerario un grado di difficoltà per descrivere complessivamente una serie di parametri quali la lunghezza e il dislivello dell'itinerario, la ripidezza e la continuità dei pendii, la presenza di tratti esposti, eventuali pericoli oggettivi. La scala adotta poi la lettera "A" (alpinista) nel caso in cui siano previste difficoltà di carattere alpinistico, che implicano, oltre all'uso di attrezzatura idonea anche l'eventuale necessità di progredire in cordata, attraversamento di ghiacciai crepacciati, tratti di arrampicata, superamento di pendii ghiacciati, ecc.
La difficoltà di un itinerario fa riferimento ad una situazione di normalità cioè a buona visibilità e vento debole con condizioni di neve discrete ma non particolarmente favorevoli. Tuttavia, nella giornata scelta per effettuare l'escursione la situazione reale potrebbe presentare delle condizioni peggiori; ad esempio visibilità ridotta oppure forte vento, neve ghiacciata oppure crostosa o pesante o gessosa. Si tenga presente che le difficoltà di discesa sono spesso determinate più dal tipo di neve che dall'inclinazione del pendio.
Scala Blachère
MS (per medi sciatori)
|
Terreno caratterizzato da pendii aperti di pendenza moderata e dislivelli contenuti
|
BS (per buoni sciatori)
|
Terreno con inclinazione fino a 35°; lunghezza e dislivelli discreti. In taluni punti si richiede una buona tecnica di discesa
|
OS (per ottimi sciatori)
|
Terreno ripido, tratti esposti, passaggi obbligati, lunghezza e dislivello sostenuti; in taluni punti si richiede di curvare ed arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto.
|
MSA (per medi sciatori alpinisti)
|
Per raggiungere la cima potrebbe essere necessario proseguire a piedi su percorso di roccia o di misto
|
BSA (per buoni sciatori alpinisti)
|
L'itinerario presenta, oltre all'impegno sciistico previsto per un BS, anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi.
|
OSA (per ottimi sciatori alpinisti)
|
L'itinerario presenta, oltre all'impegno sciistico previsto per un OS, anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi, crepacce terminali.
|