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IL BALZO DELLE FATE
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SERRA ROCCA CHIARANO
dalla località Anatuccio

Gruppo montuoso
Ci troviamo all’interno del complesso gruppo montuoso dei Monti Marsicani e più precisamente sulla lunga dorsale montuosa della Serra Rocca Chiarano che originando dal Valico dello Scalone, si sviluppa con direzione Nord Sud fino alla sommità del Monte Rocca Chiarano da cui poi digrada verso la Valle Pisctacchia che la separa dal Monte Greco. La dorsale segna il confine più orientale del  Parco Nazionale d’Abruzzo L. e M. e funge da spartiacque tra l’altopiano di Pantano (comunemente conosciuto come Passo Godi) e la Valle del Profluo a Ovest con l’immenso Piano le Gravare e la Valle di Chiarano a Est. Siamo nei territori del Comune di Scanno e del Comune di Barrea.
Presentazione dell'itinerario
Itinerario molto interessante ed appagante sia per gli scialpinisti che per gli amanti delle salite con piccozza e ramponi. Si sviluppa interamente su pendii ripidi e privi di vegetazione con panorami via via sempre più ampi sui monti del Parco Nazionale d’Abruzzo e su altri importanti gruppi montuosi d’Abruzzo come il Gran Sasso e la Majella. 
Raggiunta l’anticima settentrionale della Serra Rocca Chiarano, spettacolare il colpo d’occhio che si apre d’improvviso e inaspettato sul bellissimo circo glaciale che precipita verticale sul sottostante ed immenso Piano le Gravare con una bastionata rocciosa alta un centinaio di metri e chiamata dai locali “il Balzo delle Fate”. Bellissima parete rocciosa, ancor più affascinante nella sua veste invernale intrisa di ghiaccio e neve e cinta in alto da sporgenti e spaventose cornici di neve instabile.
Percorso proposto
Serra Rocca Chiarano, dalla località Anatuccio per i ripidi pendii di Selva Bella
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita al casello di Cocullo. Proseguire per Anversa degli Abruzzi e Scanno. Da Scanno proseguire in auto lungo la SS n. 479 per Passo Godi e Villetta Barrea. Superato il Valico di Passo Godi e il piccolo nucleo di strutture turistiche si prosegue in leggera discesa per circa un chilometro e mezzo verso Villetta Barrea. Poco dopo aver oltrepassato il Ponte Malavizza si raggiunge la località Anatuccio dove si parcheggia (a sinistra della carreggiata si diparte una carrareccia che si abbassa nella piana).
Punto di partenza
Carrareccia in località Anatuccio. Quota 1.500 m circa.
Come
Con gli sci o con piccozza e ramponi
Tempi di percorrenza
Salita: 2h30' - 3h00' circa (escluse le soste)
Difficoltà
EAI - Escursionismo in ambiente innevato
MS - Medi sciatori
Dislivello
750 m
Periodo consigliato
Da metà dicembre a marzo
Descrizione

Dall’imbocco della strada sterrata in località Anatuccio (indicazioni  per il sentiero H1 del P.N.A.L.M.) ci si abbassa sulla piana e, ignorando la carrareccia che poco dopo si inoltra nel bosco, per pendii aperti ci si dirige verso la montagna avendo come punto di riferimento lo sbocco di un canale che incide profondamente questo versante della montagna. 
Raggiunto il canale e superati alcuni radi alberelli, si noterà una sorta di rampa obliqua alla sua destra che immette direttamente agli aperti pendii superiori, permettendo di superare agevolmente un piccolo salto roccioso che interrompe in basso la regolarità del pendio. Risalita la rampa si procede senza via obbligata salendo con numerosi zig-zag il ripido pendio delimitato a sinistra dal canale di cui sopra e a destra dal bosco di Selva Bella. Il pendio sale regolare con pendenze sempre intorno ai 27°-30°. 
Man mano che si prende quota, alle nostre spalle molto bello il panorama che si apre verso i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo; dalla vicina Montagna di Godi, che riesce a coprire solo parzialmente il più imponente Monte Marsicano, ai più lontani monti della Camosciara, del Petroso e dei monti della Meta. Superato il limite della fascia boscosa si continuerà a salire finché sarà possibile traversare a destra per superare, senza perdere quota, un valloncello che scende dalla cresta e che tende a restringersi in prossimità del bosco. Traversato il valloncello si continuerà a salire con un lungo mezzacosta in direzione Sud-Est fino a raggiungere la cresta in corrispondenza dell’anticima settentrionale della Serra di Rocca Chiarano (2.240 m, ometto di pietre). Spettacolare il colpo d’occhio che si apre d’improvviso e inaspettato sul bellissimo circo glaciale che precipita verticale sul sottostante ed immenso Piano le Gravare con una bastionata rocciosa alta un centinaio di metri e chiamata dai locali “il Balzo delle Fate”. A Nord è visibile l’intera catena del Gran Sasso mentre più ad Est sono visibili il Morrone e la Majella. Al margine Sud del Piano le Gravare è inconfondibile l’aguzza punta del Monte Greco. Per gli scialpinisti l’escursione potrebbe concludersi qui, tuttavia, chi desiderasse raggiungere la vetta principale, ben visibile sopra la bastionata rocciosa del Balzo delle Fate, proseguendo in direzione Sud-Est dovrà perdere un centinaio di metri di dislivello e scendere alla sella sottostante per poi risalire con un ultimo sforzo il ripido pendio fino all’ometto di pietra che indica i 2.262 m della sommità della Serra Rocca Chiarano.
Discesa per lo stesso itinerario di salita.
Cartografia di riferimento
- Carta Escursionistica "Parco d'Abruzzo", scala 1:25.000, Iter Edizioni, Edizione 2012;
- Carta Escursionistica "Parco Nazionale d'Abruzzo, L. e M., scala 1:25.000, Ente Parco, Edizione 2009;
Note
Per chi volesse pernottare in zona, a poche centinaia di metri dal punto di partenza dell’escursione c’è l’accogliente Rifugio Selva Bella, gestito e sempre aperto.
Inoltre, per chi volesse, dopo l'escursione un ottimo posto per degustare piatti tipici abruzzesi è il rifugio Lo Scoiattolo in località Passo Godi.
Traccia GPS
Clicca qui per scaricare gratuitamente la traccia GPS
File Size: 16 kb
File Type: zip
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Siamo nel
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M.

Mappa Google Earth dell'itinerario
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. d'Abruzzo

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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

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