UN PANORAMA D'ECCEZIONE PER UN DUEMILA MANCATO
SERRA SPARVERA da Scanno (anello)
Presentazione dell'itinerario Fra le tante belle montagne che caratterizzano la zona montuosa compresa fra il territorio di Scanno e il Piano delle Cinque Miglia, la Serra Sparvera (un duemila mancato per soli due metri) è sicuramente la cima con il panorama più ampio e più bello. Solitamente essa viene salita da Est, partendo dal grande altopiano carsico delle Cinque Miglia. Qui di seguito, invece, si vuole proporre un itinerario alternativo, meno conosciuto, ma altrettanto affascinante e sicuramente più selvaggio. L’itinerario parte direttamente dal centro abitato di Scanno e attraversa zone i cui nomi evocano la presenza di antiche civiltà e che, molto probabilmente, furono luogo di transito delle legioni romane. A dire il vero, sotto l’aspetto prettamente morfologico, la Serra Sparvera non è una montagna dalla forma particolarmente appariscente, né ha delle caratteristiche tali da poter attrarre lo sguardo di chi si trova ad attraversare questi luoghi. La sua collocazione geografica, inoltre, è alquanto nascosta e la rende poco visibile a chi percorre in automobile le principali vie di comunicazione della zona. Tuttavia, quasi come fosse un paradosso, è proprio questa sua collocazione che le assicura un panorama d’eccezione; l’unico che permette di capire e conoscere la complessa morfologia di quest’angolo d'Abruzzo. Superbo è il panorama sulla Piana delle Cinque Miglia, verso la Valle di Chiarano e il Monte Greco, verso la Serra di Rocca Chiarano e la lunga dorsale della Montagna di Godi, sulla Camosciara, sul Monte Marsicano, che da qui è visibile nel suo versante meno conosciuto, e sulla lunghissima dorsale della Terrata e della Montagna Grande, che da questa prospettiva permette di capirne il complesso sistema di valli e di cime che ne incidono il versante orientale. Completano lo spettacolo dei bei colpi d’occhio sul Velino e sulla Majella. Insomma, una sorta di cartografia da leggere in diretta, una specie di Google Earth vivibile in diretta. Percorso Proposto Scanno - Valle Jovana - Fosso Malepasso - Fonte Sparvera - Serra Sparvera (1.998 m) - Valico Le Croci - Jovana - Vallone delle Masserie - Valle Jovana - Scanno Accesso stradale Autostrada A24-A25 Roma-Pescara, uscita al casello di Cocullo. Proseguire per Anversa degli Abruzzi e Scanno (Via dei Caduti). Punto di partenza Scanno, Via dei Caduti (quota 1.010 m circa) Tempo di percorrenza 2h30’-3h00’ salita – 2h45’-3h00’ discesa Difficoltà Abbastanza faticoso E = Escursionistico Dislivello 1.250 m circa Periodo consigliato primavera (maggio – giugno) e autunno (settembre – novembre) Segnaletica Bianco-rossa Descrizione Raggiunto il bellissimo borgo di Scanno si chiedono indicazioni per raggiungere Via dei Caduti dove si parcheggia nei pressi di un cartello in legno (indicazioni per Serra Sparvera). Ci si incammina per una ripida discesa asfaltata che conduce ad una grande centrale elettrica (quota 973 m). Si prosegue ora su strada sterrata guadando il torrente Tasso e risalendo al di là. Un paio di saliscendi e la strada bianca continua il suo percorso in lieve salita all’interno del bel Vallone Jovana. Superata la nicchia votiva con presepe della Madonna del Vallone si raggiunge un evidente bivio con le indicazioni per la Serra Sparvera (quota 1.056 m, 0h30’). Lasciata la sterrata principale si prende quindi a sinistra una pista erbosa che quasi subito diviene mulattiera. La mulattiera risale a tornanti incuneandosi dopo poco in una strettoia, superata la quale esce al cospetto di una bella ed ampia conca conosciuta con il nome “i Giardini”. Sono visibili in alto a sinistra un grande edificio rurale con circostanti campi coltivati ed i ruderi di un altro edificio detto “il castello”. Si continua a salire sulla mulattiera seguendo i segni di vernice bianco-rossa che, anche se rari, sono comunque sufficienti per sincerarci della correttezza del percorso seguito. Dopo poco il sentiero viene sbarrato da una recinzione in filo spinato che però è possibile superare facilmente. Scavalcata la recinzione ci si trova al cospetto di un’ampia radura erbosa dove il sentiero sembra perdersi. Si attraversa la radura in direzione Est (sx) fino ad individuare di fronte a noi un albero con una visibile bandierina bianco-rossa. Qui si intercetta una sterrata che si abbandona quasi subito per seguire un evidente sentiero segnalato che entra nel bosco e che, dopo aver oltrepassato la sterrata una seconda volta, comincia a risalire con ampi tornanti il ripido e boscoso versante Sud-Ovest del Colle Malepasso. Man mano che si sale, il sentiero, sempre all’ombra di un bel bosco, inizia a traversare verso Est regalandoci qua e la dei bei scorci panoramici sulla montagna di Preccia e sul sottostante Vallone delle Masserie. Sono riconoscibili in lontananza la sagoma inconfondibile del Monte Greco, le prime propaggini della Serra Rocca Chiarano e il Monte Godi. A quota 1.600 m circa il sentiero si incunea nello stretto Fosso Malepasso che risale ripidamente costeggiando delle paretine rocciose. All’uscita del fosso si attraversano delle ampie radure erbose che si alternano a brevi fasce di bosco dal quale si esce definitivamente poco prima di raggiungere la Fonte Sparvera (1.701 m, 2h00’ dalla partenza). In corrispondenza della fonte ha inizio una strada sterrata che si segue solo per pochi metri. Infatti, subito dopo aver superato una recinzione con pannelli solari, si individua su una roccia una bandierina bianco-rossa in corrispondenza della quale si abbandona la strada bianca e si inizia a risalire a destra gli ampi pendii erbosi del versante Nord della Serra Sparvera (segni di vernice sulle rocce) fino ad uscire sull’ampia cresta Nord-Ovest (quota 1.858 m). Molto bello il colpo d’occhio che quasi inaspettato ci si apre di fronte, su Scanno, il suo Lago, e tutti i monti che lo contornano. Alla nostra destra (Nord-NordOvest) è la grossa mole del Monte Genzana e, dietro di noi (Nord-Est), si scorge l’inconfondibile sagoma della Majella madre. Si piega ora a sinistra (sud-est) e si risale senza via obbligata l’ampio e ripido crestone fino a raggiungere l'enorme ometto di pietre della Serra Sparvera (1.998 m, 0h30’, 2h30’ dalla partenza). Per il ritorno è ovviamente possibile percorrere a ritroso il percorso di salita (2h00’) ma si consiglia vivamente di proseguire per la variante qui di seguito indicata che, anche se più lunga e fisicamente impegnativa, è eccezionalmente panoramica e permette di compiere un bel anello che contribuisce ad approfondire la conoscenza di questo fantastico territorio. Per tracce di sentiero si inizia a scendere sulla comoda ed ampia cresta Sud-Est della Serra Sparvera facendosi guidare dalla segnaletica bianco-rossa e da piccoli ometti di pietra. Se le condizioni meteo saranno propizie si avrà la possibilità di assistere ad uno dei panorami più belli di tutto l’Appennino abruzzese. Di fronte a noi, a perdita d’occhio, un susseguirsi di altopiani, verdi vallate, boschi, praterie d’alta quota e catene montuose, fra le quali spiccano la lunga dorsale rocciosa dei monti della Meta e il versante est del Monte Marsicano che conferiscono al paesaggio un aspetto “alpino” che fanno quasi dimenticare di trovarsi in Appennino. Di fronte a tanto spettacolo, quasi senza accorgersene, in circa mezzora si raggiunge il Valico le Croci (quota 1.685 m), antico valico che metteva in comunicazione Jovana, ad ovest, con il Piano delle Cinque Miglia, ad est. Dal valico si prende a destra il sentiero segnato che entra in un rado boschetto ed inizia a scendere verso l’antico borgo di Jovana. Nel primo tratto di discesa il sentiero si lascia seguire abbastanza facilmente alternando radure erbose a macchie di bosco. Raggiunta quota 1.400 m, ormai in vista degli insediamenti rurali di Jovana, la situazione si complica un po’ in quanto la traccia di sentiero principale si mischia con altre tracce di sentiero formatesi dal passaggio degli animali al pascolo e anche la segnaletica sembra svanire. Si dovrebbe riuscire a trovare una larga ed evidente pista erbosa seguendo la quale, dopo aver superato un recinto in filo spinato, si raggiunge una masseria e, dopo poco, uscire sulla strada sterrata di fondovalle proprio di fronte all’Agriturismo Jovana. Visto dall’alto l’agriturismo Jovana è il più grande degli edifici presenti e questo potrebbe essere d’aiuto per orientarsi nel caso in cui non si riuscisse a trovare la pista erbosa di cui sopra. Nei pressi dell’agriturismo merita una visita la piccola ma graziosa chiesetta di San Lorenzo. Dall’agriturismo (1.256 m, 1h30’ dalla Serra Sparvera) si prende a destra (Nord) e si segue l’ampia carrareccia che inizialmente risale fino ai 1.323 m della Masseria di Cristo (ruderi). Da qui la carrareccia inizia una lunga discesa che attraversa tutto il Vallone delle Masserie chiuso a sinistra (Ovest) dalla Montagna di Preccia e a destra (Est) dai contrafforti della Serra Sparvera. A quota 1.056 m si incrocia nuovamente il bivio per la Serra Sparvera. Da questo punto ci si reimmette nel Vallone di Jovana e per la stessa via percorsa all’andata in una quindicina di minuti si è nuovamente alla grande centrale elettrica e da qui in altri 10 minuti si è alle automobili (1h15’ dall’Agriturismo Jovana, 2h45’ dalla Serra Sparvera). Cartografia di riferimento - Carta dei sentieri “MONTE GENZANA – MONTE ROTELLA” – Scala 1:25.000 - Ed. Il Lupo; - Carta Escursionistica "Alta Valle del Sagittario", scala 1:30.000, APT Scanno Traccia GPS dell'itinerario ![]()
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PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, L. e M. Mappa Google Earth dell'itinerario
GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO |
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Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.