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A VOLO D'AQUILA SULLA VALLE DEL SAGITTARIO

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Traversata Villalago - Castrovalva - Anversa degli ​Abruzzi


Gruppo montuoso
Ci troviamo nel gruppo montuoso dei Monti Marsicani e più precisamente sulla dorsale montuosa che chiude a nord-est (destra orografica) la Valle del Sagittario. Dorsale montuosa collegata a quella più imponente del Monte Rognone - Monte Genzana.
Presentazione dell'itinerario
Escursione inedita e poco conosciuta che permette di collegare il bellissimo paesino di Villalago con quello di Anversa degli Abruzzi, transitando per il pittoresco e caratteristico borgo di Castrovalva. L’itinerario, nel primo tratto fino alla verdissima Prata di Castro, ripercorre la vecchia via di comunicazione tra Villalago e Casrovalva, mentre nel secondo tratto  si svolge a volo d'aquila sull'affilata, rocciosa e ripida cresta del Monte Sant'Angelo. Bellissimi gli scorci panoramici, sulla Montagna Grande, sul Lago di San Domenico, sulle Gole del Sagittario, sul roccioso Pizzo Marcello e su tutti e tre i borghi collegati da questo inedito percorso.
Percorso Proposto
Villalago - la Canala - sorgente Faete - Prata di Castro - Monte Sant'Angelo - Castrovalva - Sorgenti del Cavuto - Anversa degli Abruzzi
Accesso stradale
Autostrada A24-A25 Roma-Pescara. Uscita casello autostradale di Cocullo. Proseguire in direzione Scanno fino al bivio tra la SR 479 e il centro abitato di Villalago. E' possibile parcheggiare proprio all'ingresso del paese.
Punto di partenza
SR 479 - bivio per Villalago (quota 925 m)
Tempo di percorrenza
4h45' - 5h30'
​Difficoltà
EE = Escursionisti Esperti 
Dislivello
670 m circa

Periodo consigliato
tutto l'anno in assenza di neve o ghiaccio
Segnaletica
Rari segni di vernice (bianco-rossa e giallo-rossa) nel tratto Villalago - sorgente Faete, bianco-rossa dalla sorgente alla Prata di Castro, assente fino alla vetta del Monte Sant'Angelo, bolli arancioni dal M. Sant'Angelo a Castrovalva, bianco-rossa (n. 19) da Castrovalva alle Sorgenti di Cavuto..
Descrizione
Il punto di partenza del sentiero è situato immediatamente a ridosso del bivio tra il centro abitato di Villalago e la SR 479 (quota 925 m, indicazioni per Castrovalva). Nel primissimo tratto il sentiero non è molto evidente tuttavia, per tracce e mantenendo alla nostra destra il cimitero di Villalago, dopo aver attraversato un prato si intercetta a Nord-Est una strada sterrata che si segue a sinistra fino al primo tornante. Qui si abbandona momentaneamente la carrareccia per seguire un sentierino in salita dapprima evidente ma che poi tende man mano a svanire. Oltrepassata una piccola costruzione in muratura si attraversa un pianoro erboso e piegando a destra (Nord) si intercetta nuovamente la carrareccia che avevano abbandonato in precedenza.
Si segue la strada bianca, ora pianeggiante, per circa un chilometro fino a raggiungere l’ampia sella di quota 1.060 m che separa la valle de “la Canala”, appena percorsa, dalla valle di “Lesche Lunghe” (0h45').
Dalla sella è consigliatissimo fare una breve digressione al percorso principale e salire sul colle boscoso di quota 1.095 m, immediatamente alla sinistra della sella, per ammirare il bellissimo panorama che si apre sul sottostante Lago di San Domenico e la Valle del Sagittario che da qui si lascia osservare da una prospettiva insolita.
Tornati sui propri passi e raggiunta nuovamente la sella, si abbandona la carrareccia, che prosegue in discesa alla nostra sinistra, e la si attraversa per andare ad individuare una evidente traccia di sentiero il cui punto di attacco potrebbe essere purtroppo non evidentissimo in quanto il suo primissimo tratto è un po’ nascosto dalla vegetazione.
Intercettato il sentiero, ora evidente, lo si segue a sinistra (Nord) iniziando man mano a salire più decisamente all’interno della bella faggeta di “Prato dei Corsi” (qualche segnavia giallo-rosso e bianco rosso) attraverso quella che era l’antica via di comunicazione tra i paesi di Villalago e Castrovalva.
Si esce dalla faggeta in prossimità del valico (quota 1.215 m, 0h30') alla destra del boscoso Colle Martino e al cospetto degli arrotondati pendii del Monte Rognone (a Nord, in lontananza, bel colpo d’occhio sul Corno Grande del Gran Sasso). Il sentiero inizia ora a scendere tra rada vegetazione arbustiva per incontrare poco dopo la sorgente Faete. Ancora un breve tratto in discesa e si intercetta il sentiero che, alla nostra destra, proviene dal borgo abbandonato di Frattura Vecchia.
Qui si prende a sinistra e si segue questo sentiero che costeggia a destra i bellissimi pianori erbosi della Prata di Castro. Dopo una breve risalita si raggiunge una evidente sella (quota 1.137 m, pozzo in muratura, 0h30') dove il sentiero diventa pista carrabile. In questo punto si abbandona la pista che scende a destra verso Castrovalva, per salire il ripido pendio erboso di fronte a noi (Sud-Ovest). Senza traccia obbligata e con un po’ di fatica, in circa dieci minuti si raggiunge il colle di quota 1.280 m che rappresenta l’elevazione più a Sud della lunga e panoramicissima cresta di Monte Sant’Angelo.
Piegando a destra iniziamo ora a percorrere, con una serie di brevi saliscendi, la bellissima cresta che alterna divertenti tratti rocciosi ad altri erbosi. Il panorama è bellissimo e spazia a 360°. Tutto il percorso di cresta si sviluppa a “volo d’aquila” sulle sottostanti Gole del Sagittario. Raggiunto il cocuzzolo quotato 1.278 m (0h45') il panorama si apre maestoso e stupendo  sul piccolo borgo di Castrovalva, appollaiato, circa 500 m sotto di noi, sulla esile sella che separa il Colle di S. Michele dal Monte Sant’Angelo, al cospetto della piramide rocciosa del Pizzo Marcello. Poco più in basso il borgo di Anversa degli Abruzzi, punto di arrivo della nostra traversata.
Inizia ora una ripida discesa che in meno di un chilometro ci farà perdere circa 500 m di dislivello. Discesa che si svolge su sentiero abbastanza scomodo e contorto districandosi tra roccette e rada vegetazione arbustiva. Fortunatamente, però, il sentiero in questo tratto è ottimamente segnalato con bolli di vernice arancione.
Raggiunto il borgo di Castrovalva (0h45'), una vera e propria planata sui tetti del paesino (del quale se ne consiglia una breve visita), si prende la strada principale e la si percorre fino al primo evidente tornante (cosiddetto girone Escher, punto dal quale il famoso artista olandese nel 1929 realizzò la bellissima litografia che oggi è esposta alla National Gallery of Canada di Ottawa). Qui si abbandona la strada e si seguono le indicazioni per il comodo “sentiero geologico” (segnaletica bianco-rossa) della Riserva Gole del Sagittario che in circa quarantacinque minuti ci condurrà nei pressi delle Sorgenti del Cavuto e del centro visita della riserva.
Da questo punto, una ripida stradina in salita ci condurrà ad Anversa degli Abruzzi, altro bellissimo borgo d’Abruzzo, dove la nostra traversata si conclude (1h30', 4h45' dalla partenza).

Cartografia di riferimento
- Carta 1:25.000 “MONTE GENZANA – MONTE ROTELLA” – Edizioni Il Lupo
​- Carta dei sentieri "ALTA VALLE DEL SAGITTARIO", Comuni di Scanno - Villalago, scala 1:30.000
Sfoglia la photogallery dedicata al  P. N. d'Abruzzo
Siamo nel gruppo montuoso dei
​MONTI MARSICANI

Mappa Google Earth dell'itinerario
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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL'ITINERARIO

Gli itinerari descritti sono stati percorsi personalmente, le descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui le escursioni sono state effettuate. Le informazioni riportate hanno uno scopo meramente informativo e non possono essere in alcun caso considerate sostitutive dell'esperienza e della preparazione necessarie alla pratica dell'escursionismo e dell'alpinismo. L'autore declina ogni responsabilità legata all'uso improprio delle informazioni fornite.

Testi e immagini - Texts and images: © Ercole Di Berardino 2014-2022 - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
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